Parmigiano Reggiano, la produzione continua a crescere: +10,6% negli ultimi 4 anni

Il Consorzio punta sempre di più verso l’estero: mercati di grandi opportunità di sviluppo per una produzione in continua espansione: negli ultimi quattro anni è aumentata da 3,7 a 4,09 milioni di forme

10 giugno 2022 | 08:30
di Giorgio Lazzari

Prosegue la crescita e l’appeal del Parmigiano Reggiano in tutto il mondo. I dati positivi riguardano sia le vendite sia i prezzi: il giro d’affari al consumo ha toccato il massimo storico di 2,7 miliardi di euro contro i 2,35 miliardi del 2020, ma al massimo è giunto anche il valore generato alla produzione con 1,71 miliardi di euro contro gli 1,52 miliardi del 2020. Si è inoltre registrata una crescita del valore totale della produzione pari al 22,5% (57,015 milioni di euro contro i 46,54 milioni dell’anno precedente). L’utile dell’esercizio 2021 si è inoltre attestato a 76.252 euro.

L’assemblea dei consorziati a Modena

Durante l’assemblea generale dei consorziati del Parmigiano Reggiano, che si è svolta al Forum Monzani di Modena, il Consorzio ha approvato il bilancio consuntivo 2021 che si è chiuso con dati positivi per quanto riguarda vendite e prezzi. La partecipazione è stata alta da tutte le province del comprensorio: 110 produttori che rappresentano circa al 35% del totale dei caseifici del Parmigiano Reggiano.

Alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni, dei consiglieri in carica nel 2012, dei caseifici colpiti dal sisma e delle autorità legate al mondo del volontariato, il Consorzio ha voluto ricordare, a dieci anni dalla tragedia, il terremoto del 2012, che ha colpito l’Emilia Romagna e parte della Lombardia. Per l’occasione è stato proiettato un video che ha raccontato, attraverso le immagini del sisma, le sfide che la filiera ha dovuto affrontare, il coraggio e la resilienza con cui sono state superate le difficoltà strutturali, produttive ed economiche. All’incontro ha partecipato anche il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, il quale ha colto l’occasione per partecipare al ricordo del terremoto che nel 2012 ha colpito duramente i caseifici della zona d’origine del Parmigiano Reggiano.

Produzione in costante crescita e investimenti nella comunicazione

«Stiamo parlando di volumi che orientano il Consorzio - ha sottolineato il presidente Nicola Bertinelli durante l’assemblea che si è svolta in presenza per la seconda volta consecutiva dopo la pandemia, nel rispetto delle norme anti-contagio - a puntare sempre di più verso l’estero: mercati di grandi opportunità di sviluppo per una produzione in continua, ma programmata, espansione. Negli ultimi quattro anni, la produzione è aumentata da 3,7 a 4,09 milioni di forme, registrando una crescita pari al 10,6%».

Per il Consorzio il 2021 ha registrato un incremento degli investimenti in marketing, comunicazione e sviluppo dei mercati, con uno stanziamento che ha superato il tetto record di 31 milioni di euro. La comunicazione al consumatore rappresenta pertanto una delle leve fondamentali per sostenere l’incremento della produzione, tramite lo sviluppo della domanda in Italia e all’estero.

Il problema delle norme sulla produzione di formaggi similari

L’Assemblea ha inoltre affrontato il tema delle norme che regolano la produzione di formaggi similari o comparabili al Parmigiano Reggiano, approvando a larga maggioranza la proposta di introdurre il divieto di produrre, nei caseifici della filiera, altri formaggi che possono rischiare di essere confusi con la Dop. A tal fine, l’Assemblea ha dato mandato al consiglio di amministrazione di definire una proposta di modifica dello statuto, che sarà successivamente ratificato in assemblea straordinaria nei tempi più rapidi possibili. Tale intervento sarà sviluppato in un’ottica di esigenza di equilibrio tra domanda e offerta da consolidare nel mercato e di tutela ulteriore del prodotto.

 

Il ricordo del sisma del 2012 in Emilia Romagna

Al Forum Monzani, il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha voluto ricordare, a dieci anni dalla tragedia del 2012, l’evento che ha colpito l’Emilia Romagna e parte della Lombardia. Alla presenza dei rappresentanti delle Istituzioni, dei consiglieri in carica nel 2012, dei caseifici colpiti dal sisma e delle autorità legate al mondo del volontariato, è stato proiettato un video che ha raccontato, attraverso le immagini del terremoto, le sfide che la filiera ha dovuto affrontare, il coraggio e la resilienza con cui sono state superate le difficoltà strutturali, produttive ed economiche. Sono stati evidenziati gli interventi economici, strutturali e solidali portati avanti, sia dai cittadini che dalle amministrazioni, e la costanza e l’impegno con cui l’intera filiera non si è arresa, rendendola esempio di resistenza.

Durante il terremoto sono stati lesionati e distrutti 37 caseifici con la caduta di 600 mila forme di Parmigiano Reggiano. Nonostante tutte le difficoltà causate dalle scosse, la macchina produttiva non si è mai fermata e nessun caseificio è stato costretto a chiudere i battenti. Inoltre, nei caseifici colpiti dal sisma si è registrato un aumento di produzione pari al 48% negli ultimi 10 anni.

All’Assemblea ha partecipato il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini. «Il coraggio e la forza di reazione al dramma dimostrati dai caseifici colpiti dal terremoto - ha dichiarato - sono un’ulteriore prova della straordinaria capacità di questa terra di non lamentarsi e trasformare anche una tragedia come quella del sisma del 2012 in un’opportunità di rilancio e riscatto. Vi ringrazio per quanto avete fatto. In questi giorni, in occasione del decennale, sto incontrando le comunità colpite dal terremoto e ovunque vedo l’orgoglio per una ricostruzione che ha pochi eguali nel Paese, in un territorio che è oggi più ricco, più produttivo, con infrastrutture più moderne e sicure. D’altronde, una delle priorità delle istituzioni è stata quella di salvaguardare le straordinarie filiere produttive, come è la vostra, per evitare una desertificazione economica e industriale. Oggi possiamo dire di aver centrato l’obiettivo, un risultato il cui merito va condiviso tra tutti: amministratori, imprenditori, tecnici, operatori, volontari e semplici cittadini. Nessuno ha fatto mancare il proprio contributo».

Anche Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi della Regione Lombardia, ha voluto esprimere la sua vicinanza alla filiera del Parmigiano Reggiano attraverso un video che è stato proiettato in assemblea. «Sono trascorsi dieci anni - ha affermato - dal terremoto che ha sconvolto le zone di produzione del Parmigiano Reggiano, anche in Lombardia, ma il ricordo è ancora vivo. Dopo quella immane tragedia, i siti di produzione hanno addirittura saputo rinnovarsi e rilanciarsi. Questa è la storia delle nostre filiere agroalimentari, che trovano sempre il modo per rialzarsi anche dopo grandi momenti di difficoltà. I dati economici lo dimostrano, ma a lasciare il segno è stato il grande senso di comunità che ha contraddistinto le nostre imprese e i nostri territori. Si tratta di una storia che merita di essere raccontata e per questo non posso far altro che ringraziare il Consorzio del Parmigiano Reggiano».

Il terremoto ha rappresentato una grande prova per le aziende della filiera. «Ci ha insegnato che, rimboccandoci le maniche, ci si può rimettere in piedi e diventare ancora più forti», ha concluso il presidente del Consorzio, Nicola Bertinelli. «Ciò deve ispirare la nostra condotta per il futuro, in un periodo di gravi incertezze e di equilibri precari».

 

Per informazioni: www.parmigianoreggiano.com

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