Buongustai bergamaschi stupiti dal menu di pesce proposto da Giò

I buongustai bergamaschi sono rimasti soddisfatti dal menu primaverile a base di pesce preparato dallo chef-patron Giovanni d’Auria e dalla sua équipe del ristorante “Giò” di Seriate (Bg)

15 aprile 2019 | 16:37
di Roberto Vitali
Compie 35 anni il Club Buongustai Bergamo, quindi è presumibile che di locali, (ristoranti di alta e media fascia, anche agriturismo) ne abbiano provati parecchi in tutti questi anni. Eppure, Giò ha stupito. Aperto da quattro anni soltanto, il ristorante Giò - come personalmente avevo previsto sin dall’inizio - ha bruciato le tappe nelle preferenze di una clientela competente e fedele. E fedeli sono stati anche i buongustai, che con il club erano già stati qui due anni fa e già in quella occasione avevano riconosciuto al locale il “Certificato di Merito”.  



Merito ampiamente dimostrato anche nella nuova serata, giocata su una serie di ricette che sono state musica saporita per il palato. In abbinamento a un buon Franciacorta Docg Satèn Berlucchi ’61, sono arrivati, con i giusti tempi e modi, uno dopo l’altro su eleganti supporti in ardesia: Brioche salata con salmone, ricotta e mascarpone; Astice di Giò con verdurine e pane aromatizzato al peperone; Capesante scottate con zucchine, menta e guancialino; Tartare di ricciola, carpaccio di pesce spada e ostrica; Alice piena fritta, gambero rosa e polpetta di baccalà.

Diamo subito al servizio di sala l’elogio che si merita: ottima la supervisione del direttore Fabio Rota, sommelier preparatissimo non solo sui vini, champagne compreso, ma anche sulle acque minerali (è l’unico idrosommelier diplomato che operi nella ristorazione bergamasca).

Sul primo piatto (una splendida fregola di mare con canocchie, calamaretti a spillo, cozze, vongole e piovra) è stato servito un appropriato Chardonnay 2018 firmato da Elena Walch.

Applausi a scena aperta per il secondo piatto, un rombo pescato di Chioggia con carciofo fritto e salsiccetta sbriciolata. Sì, la salsiccia sul rombo ci andava benissimo: potenza delle intuizioni di un cuoco che sa il fatto suo. Ben abbinato al Fiano di Avellino Exultet 2017 prodotto da Quintodecimo, barricato al punto giusto.

Per finire, la torta millefoglie con dedica al Club Buongustai e grande soddisfazione generale, come ha espresso pubblicamente il presidente del Club, Ernesto Tucci, palato raffinato e sempre sincero nelle sue valutazioni. «Da Giò - ha detto - è un locale di pesce da consigliare tranquillamente, per la comoda posizione vicina alla città, per il buon rapporto qualità-prezzo, per la professionalità della cucina e del personale di sala».

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Alberto Lupini


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