Cerealia, cultura e scambi come ai tempi dell'Antica Roma

Il 6 giugno torna Cerealia, la manifestazione culturale ispirata ai Vestalia e ai Ludi di Cerere dell’antica Roma, che valorizza lo scambio e interculturale tra i Paesi del Mediterraneo

04 giugno 2019 | 18:51
di Mariella Morosi
Una serie di iniziative sui temi di cultura, alimentazione, ambiente, territorio, società, economia e turismo si svolgeranno a Roma e nel Lazio fino a domenica, ma successivamente si sposteranno in altre regioni italiane.

Quest'anno Cerealia celebra la sua nona edizione

Il progetto, nato nove anni fa, è promosso dalla Rete Cerealia Festival che, grazie alla collaborazione di numerosi partner istituzionali e privati, promuove la condivisione delle sfide comuni a livello di cluster regionali tra i popoli che si affacciano sul Mediterraneo, stimolando lo sviluppo di modelli sostenibili di economia circolare e sposando anche il modello globale della blue economy. Il Paese ospite, quest'anno, sarà la Tunisia.

Il Paese ospite quest'anno è la Tunisia

“L’etica nel piatto: cibo, salute e ambiente” sarà il tema articolato in vari focus analitici per spiegare come i comportamenti e gli stili di vita incidano sul territorio, sulla salute degli esseri umani, degli animali e sulla qualità dell’ambiente.  Il cereale scelto come simbolo di questa edizione è il farro, il più antico grano coltivato dall'uomo, per secoli l'alimento base delle popolazioni mediterranee e asiatiche, idoneo ad essere piantato in ogni terreno per la sua rusticità e resistenza alle malattie e al freddo. Il festival Cerealia, giunto alla nona edizione, è stato presentato a Roma, nella sede dell'Istituto di Sociologia Rurale (Insor) impegnato dalla sua nascita, 60 anni fa, nello studio delle produzioni tipiche. Recentemente - come ha sottolineato il suo presidente Lucio Fumagalli - ha anche attivato un osservatorio sul benessere delle aree rurali. La direttrice artistica del Festival, Paola Sarcina, ideatrice della manifestazione insieme a Letizia Staccioli, ha presentato il programma con Tiziana Briguglio della direzione organizzativa e con Enrico Molinaro, presidente dell'Associazione delle Prospettive Mediterranee e segretario generale Ride-Aps per il Dialogo Euromediterraneo.

Paola Sarcina, Letizia Staccioli, Tiziana Briguglio ed Enrico Molinaro

«Il nostro - ha detto Paola Sarcina - è un progetto di rete che si è progressivamente allargato ad altre realtà e nuove organizzazioni si aggiungono a noi ogni anno. Il festival, anche se per pochi giorni è concentrato su Roma, poi si allarga ad altre regioni. Già la Sicilia, che insieme alla Puglia è tradizionalmente produttrice di grani, da tre anni organizza un ricco calendario di appuntamenti. Il pubblico può accedere gratuitamente alla maggioranza degli eventi: tavole rotonde, seminari, performance, visite guidate, degustazioni, mostre e laboratori didattici». L’evento di apertura, giovedì 6 giugno, si svolgerà nella Capitale all’Istituto Luigi Sturzo, con il seminario interdisciplinare dal titolo "Il farro: cultura, scienza, nutrizione ed economia del più antico frumento coltivato" e proseguirà al Museo Macro Asilo in via Nizza con la cerimonia del passaggio del testimone al Paese ospite 2019, da Malta alla Tunisia, alla presenza dei rispettivi ambasciatori.

Nei giorni successivi si svolgeranno eventi sui temi dell'agroalimentare, sulle piante officinali, sulla sostenibilità e, a cura dell'Archeoclub e del Touring Club italiano, anche sull'arte e sul costume. Al Palazzo Wegil di Trastevere, domenica 9 giugno, si affronterà il tema "Etica, salute e ambiente" con una vetrina sulle tipicità italiane e mediterranee e con uno show cooking dello chef tunisino Nabil Bakouss, vincitore del Cus Cus Festival 2018 di San Vito Lo Capo (TP). «Saranno 12 ore di eventi - ha detto Tiziana Briguglio - e un'occasione per mettere insieme in modo conviviale il mondo accademico, i produttori e i consumatori in una serie di momenti che attraverso il cibo aiutano a comprendere le culture del Mediterraneo e la storia che caratterizza i diversi popoli. Tra i numerosi i laboratori, quello su 'I datteri nella cultura antropologica e nella cucina di Roma antica' con Giuseppe Nocca e Alfonso Troiano». Eventi anche nelle province laziali, ad Ariccia, Atena e Tarquinia e in Sicilia. Altri appuntamenti si svolgeranno fino a novembre anche in Puglia e in Lombardia. A Milano il tema sarà quello dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci. Il padrino di Cerealia 2019 è Michele Maffei, campione olimpico di scherma, presidente dell’Associazione Medaglie d’Oro al valore atletico (Amova) e accademico della cucina. Il Festival per il terzo biennio consecutivo è stato premiato con l’Effe Label, riservato ai Festival Europei di Eccellenza.

Per informazioni: www.cerealialudi.org

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