Cibus: la nuova edizione è all'insegna dell'innovazione, export e blockchain

Cibus Connecting Italy, evento di riferimento dell'agroalimentare italiano, che si terrà il 29 e il 30 marzo al quartiere fieristico di Parma, sarà un'opportunità per creare business e sviluppare relazioni commerciali

02 marzo 2023 | 16:01
di Berto Silva

Torna Cibus Connecting Italy, nei giorni 29 e 30 marzo 2023 al quartiere fieristico di Parma, l’evento di riferimento dell’agroalimentare italiano. Una manifestazione dedicata agli operatori e ai professionisti del settore, con Cibus che rappresenta - attraverso una rete di prodotti food segmentata sul Made in Italy – un format efficace e dinamico. Un’opportunità per creare business e sviluppare relazioni commerciali, guardando alla filiera con un approccio sempre rivolto al futuro e all’innovazione.

A presentare i numeri della nuova edizione di Cibus - durante la conferenza di presentazione dell’evento - è stato Gino Gandolfi, presidente di Fiere di Parma: «Cibus rappresenta l’autenticamente italiano, 500 aziende espositrici, oltre mille brand del food Made in Italy, 20mila professionisti attesi e 1.300 top buyers da 90 Paesi. Numeri che confermano il respiro internazionale di questa fiera, grazie al programma di incoming sviluppato in collaborazione con Agenzia Ice. L’obiettivo è ambizioso, è quello di convogliare esigenze ed esperienze di produzione, industria e distribuzione attorno a un unico tavolo, che lavori alla delineazione di nuovi scenari per il mondo del food». 

Modello di alimentazione sana e sostenibile

Nel corso della presentazione ha preso la parola anche Paolo Mascarino, presidente di Federalimentare, il quale ha dichiarato che «i dati a disposizione evidenziano livelli da record per le nostre esportazioni che dal 2000 al 2022 segnano quasi un +300%, mentre se guardiamo il solo export del 2022, vediamo che è arrivato intorno ai 50 miliardi, +19% rispetto all'anno precedente. Cibus rappresenta l’occasione per mostrare al pubblico del mondo tutto questo: il nostro modello di alimentazione sana e sostenibile, che esalta i valori del gusto, della tradizione e dello stare insieme».

Export cresciuto nonostante Covid, guerra e inflazione

Ma guerra, stop per il Covid ed inflazione non hanno fermato l'esportazione. A riferirlo è stato Matteo Zoppas, presidente dell'Agenzia ICE: «Il food & beverage Made in Italy vola sui mercati internazionali e Agenzia Ice anche a Cibus Connecting Italy è al fianco delle imprese, con i suoi servizi innovativi all’export. Cibus è punto di incontro tra domanda e offerta. Bisogna puntare a traguardi ancora più ambiziosi per l’export agroalimentare nel 2023 dopo che nel 2022 ha toccato la soglia dei 60 miliardi di euro, una soglia che solo dieci anni fa era di 50 miliardi e che veniva considerata inarrivabile. Risultati importanti considerato il momento dopo la pandemia e con il conflitto russo-ucraino in corso».

1300 top buyers da 90 Paesi

All'evento ci saranno acquirenti da tutto il mondo. «Il record di spesa per le produzioni agroalimentari Made in Italy si registrano in Svizzera, Austria e Germania. In un anno un cittadino svizzero spende 177 euro per mettere in tavola cibo italiano, in Austria la spesa pro capite si attesta sui 128 euro, mentre negli Usa la spesa pro capite è equivalente a 14 euro e in Cina 0,2 euro. Il potenziale è in Paesi affini, dove capiscono la nostra cultura agroalimentare, e in Germania il nostro export può crescere. I produttori italiani devono quindi guardare a queste geografie-chiave. Tra i top buyer presenti a Cibus - ha dichiarato Antonio Cellie, ceo di Fiere di Parma -, Metro AG International Germany, Selfridges, Sodexo UK, Waitrose UK, Albertsons, H-E-B USA, Rouses Supermarkets, Meijer, Albertsons, Performance Food Group, Sysco, The Kroger Co. Sysco, Marks & Spencer, Lulu Group International, Mercadona, Eroski Spain, Biedronka (Jeronimo Martins), Lotte Mart, Coop Estonia, Colruyt, Delhaize, Billa, Leclerc, Tesco. Per il sistema produttivo nazionale».

Tracciabilità e blockchain per la lotta all'Italian Sounding

E non mancherà anche la lotta all'Italian Sounding, come confermato da Roberto Luongo, direttore generale dell'Agenzia Ice: «Cibus è una vetrina mondiale su cui noi possiamo operare, anche come effetto moltiplicatore delle nostre esportazioni grazie alle fiere italiane e i nostri distretti produttivi. Consideriamo la tracciabilità un tema importante, e su questo faremo un focus, così come sulla Blockchain per la lotta alla contraffazione all’Italian sounding. Tra le novità, avremo anche 31 nuove start up italiane, imprese ad alta tecnologia e innovazione nel settore dell’agroalimentare». «Tradizione e innovazione» poi «saranno le parole chiave del futuro dell’agricoltura italiana. A Cibus la grande attenzione all’innovazione ci consentirà appunto di affrontare le sfide con un approccio meno ideologico e più scientifico», come annunciato dal senatore Luca De Carlo, presidente della 9ª Commissione permanente (industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare).

 

Aree tematiche, tavole rotonde e attività di networking

Quattro le nuove aree dell’edizione 2023: ortofrutta, semilavorati per gelateria e pasticceria, prodotti ‘rich in’ e plant-based. Completa la multicanalità della fiera un programma di circa 40 eventi, tra tavole rotonde, attività di networking, mostre, seminari e il doposalone ‘Cibus After’. La manifestazione fieristica sarà aperta dal convegno inaugurale di mercoledì 29 marzo alle ore 11, nella nuova Sala Plenaria del Padiglione 4, con la partecipazione di rappresentanti del mondo istituzionale, politico e imprenditoriale. Nielsen IQ presenterà ‘Consumer Outlook Survey’ con nuovi dati sugli eventi inflattivi di inizio 2023 e diverse possibili chiavi per interpretare la transizione dei consumi in molteplici canali di vendita.

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Alberto Lupini


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