Dodici chef in gara a Civitanova Marche per il Festival della cozza tarantina

Si riaccendono, dunque, i riflettori sul prezioso frutto del Mar Piccolo di Taranto, oggi allevato in aree sottoposte a serrati controlli da parte delle autorità preposte che ne definiscono qualità e salubrità in maniera costante. Proprio in questo momento di difficoltà, Taranto ha bisogno di fare leva sulle sue qualità migliori e su energie nuove che possano contribuire a diversificare il nostro tessuto produttivo.



Migliorare la filiera commerciale dei prodotti del mare pugliese, attivando una seria politica di valorizzazione che guardi all’intero panorama nazionale, è dunque l’obiettivo che il Festival in questi anni è riuscito a perseguire in tutte le sue tappe, stimolando la creatività degli chef che si fronteggiano nella preparazione delle più fantasiose pietanze.



Chef e maître che hanno accolto e conosciuto i nostri mitili, diventano così a loro volta, attori e diffusori dell’immagine del prodotto stesso attraverso l’elaborazione di centinaia di nuove modalità di confezionamento pronte per il nuovo pubblico. Quelli che gareggeranno per aggiudicarsi la palma d’onore di vincitore di questa edizione sono: Salvatore Abruzzese, Nicola Altavilla, Alessandro Angiola, Francesco Anzini,  Antonio Coletta, Donato Cristofaro,  Antonio Di Bona, Antonio De Filippo,  Franco De Lucia,  Enzo Girardi,  Sara Loglisci e Francesco Restivo.

Divulgare la conoscenza  di un prodotto tipico locale con il duplice obiettivo di valorizzare il prodotto  e  promuovere sia il turismo enogastronomico sia l’immagine complessiva della città in cui nasce, è l’intento che, 18 anni fa, ha indotto Cosimo Lardiello, presidente del Centro di cultura Renoir, a dare vita al Festival, itinerante su tutto il territorio nazionale.

Il gran gala conclusivo della XVII edizione si svolgerà sabato 6 aprile all’hotel “Cosmopolitan” di Civitanova Marche (Mc), alla presenza delle massime autorità del territorio e sarà ospitata da Giuseppe Giustozzi, imprenditore alberghiero e primo produttore in Italia delle famose olive ascolane.