Festival Malvasia Presenti 140 etichette e 60 produttori
Tanti auguri di buon proseguimento, si diceva. Questo è il mio augurio al Festival Malvasia, che compie 20 anni. Un traguardo importante per questo festival sloveno centrato sul vitigno autoctono: la Malvasia Istriana
06 marzo 2018 | 17:10
di Liliana Savioli
Numeri importanti anche per i campioni pervenuti, per la valutazione, alla commissione internazionale dei sommelier che attribuirà i preziosi premi. Più di 70 Malvasie divise in 5 categorie, spumantizzate, fresche, mature, macerate, dolci, verranno valutate da 2 commissioni di 5 membri ciascuna. I risultati verranno comunicati dalla presidente dei Viticoltori dell’Istria Slovena e presidente del festival, Ingrid Mahnic, al momento dell’inaugurazione della kermesse. Finalmente domenica 11 alle ore 15.00 sapremo chi avrà ottenuto gli ambiti riconoscimenti.
Il prezzo del biglietto giornaliero per l'entrata al festival è di 15 euro, per due giorni invece è di 20 euro. Le visitatrici e i visitatori riceveranno un calice da degustazione, potranno partecipare a 6 laboratori, 4 dei quali tecnici e 2 culinari, inoltre potranno partecipare alla tavola rotonda condotta dal giornalista di Primorske Novice Sašo Dravinec. I viticoltori e i principali operatori turistici discuteranno del futuro dell'Istria slovena come destinazione turistica del vino.
Interessanti i laboratori. Marco Gorella, cuoco del ristorante Tapas di Portorose, e Gregor Kocjancic, cuoco e proprietario del ristorante Bric di Dekani, proporranno le loro concezioni abbinamento. Liliana Savioli, sommelier e giornalista, con Leonardo Ceschin, gelatiere e campione del mondo di gelateria, abbineranno le varie espressioni della Malvasia a gelati gastronomici. Tilen Prapotnik, enologo sommelier e capo della commissione di valutazione, guiderà la degustazione delle Malvasia vincitrici il concorso. Iztok Klenar farà un excursus storico su questo splendido vitigno. E infine Boštjan Zidar, capo enologo della cantina Vinakoper, ci svelerà i segreti delle varie vinificazioni.
Oltre a degustare, avere informazioni dai vignaioli presenti, partecipare ai laboratori val la pena di andare a Portorose (Slo, a soli 20 chilometri dal confine italiano), anche per farsi una bella passeggiata in riva al mare, visitare la vicinissima Pirano e, perché no, rilassarsi con un bagno e un idromassaggio e una sauna nelle attrezzatissime piscine di acqua marina di cui è dotata questa amena località istriana.
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Alberto Lupini