Expo, Livia Pomodoro sul diritto al cibo: «Nuove regole per nutrire il pianeta»
21 luglio 2015 | 16:22
di Liliana Savioli
Livia Pomodoro parla di cibo e diritto che sono in strettissima relazione tra di loro. In Europa c’è molta arretratezza sul diritto al cibo mentre è all’avanguardia per il diritto al lavoro. Si pensi allo spreco alimentare. È drammatico il danno alla natura e al territorio che facciamo con i rifiuti. In Europa abbiamo una cattiva educazione alimentare. Si pensi al diritto all’acqua, l’oro blu.
Livia Pomodoro
Tra non molto le guerre nel mondo scoppieranno non più per il possesso del petrolio ma dell’unica fonte di vita. L’acqua. Si pensi ai 795 milioni di esseri viventi mal nutriti. Mal nutriti non affamati. Si pensi che solo il 7% delle terre nel mondo è di proprietà di donne. Ma sono le donne che le coltivano, che producono gran parte del cibo. Dobbiamo individuare delle regole minime condivise che possano servire come piattaforma per il riconoscimento del principio universale del diritto al cibo garantito. In Europa prima, nel mondo poi.
Di questo si è parlato a questo interessantissimo Convivio, moderato da Marzio G. Mian. Un’anteprima del Mittelfest di Cividale che ha come titolo quest’anno “I colori dell’Acqua”. La location? Il Relais La Collina a Ipplis di Premariacco a due passi da Cividale di proprietà della famiglia Zorzettig produttori di vino ma sensibili all’arte in tutte le sue forme, tanto da creare “Convivio - Incontri di vini e di sensi” ideati da Annalisa Zorzettig.
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Alberto Lupini