Non solo distillati, al Grappa Day 2015 si parla anche di sostenibilità

05 giugno 2015 | 10:27
In un anno in cui i riflettori di tutto il mondo saranno puntati sullo stretto legame fra cibo e benessere del pianeta, è indispensabile una maggior consapevolezza su come i processi di distillazione siano stati da sempre ecosostenibili. Grappa Day 2015 ci racconterà come tali processi siano un ciclo virtuoso non solo per la filiera viti-vinicola ma per l’agricoltura in genere.

Saranno Vittorino Novello, Carlo Viviani e Riccardo Cotarella a illustrare dettagliatamente proprietà e virtù della distillazione e di come, partendo dalla feccia (in latino: gli scarti), si possa arrivare anche alla produzione di energia elettrica pulita. Si parte dall’intervento di Novello, che racconta di come le fecce in distilleria diventino da subito una risorsa per l’industria, in quanto le cantine si liberano di una materia potenzialmente pericolosa (e da smaltire) ottenendone un ricavo economico.



Sarà quindi il turno di Viviani che, segmentando i diversi processi di distillazione, descriverà la ricchezza di questa materia prima che non regala solo la grappa, ma altre numerose sostanze (come il tartrato di calcio, i vinaccioli, la vinaccia) che a loro volta diventano oggetto di nuove lavorazioni e ingredienti indispensabili per molti altri settori (farmaceutico/cosmetico, oleario, fertilizzanti, combustibile, ecc.).

Un discorso a parte merita l’aspetto legato alla produzione di energia. Da sempre parte delle vinacce esauste veniva re-immesso subito nel ciclo della distillazione come combustibile, ma in anni più recenti, grazie anche a tecnologie innovative, le vinacce esauste vengono essicate e rese disponibili anche sul mercato come pellets per riscaldamento domestico (combustibile quindi da fonte rinnovabile) ma soprattutto vengono raccolti i biogas derivanti dagli effluvi delle lavorazioni che vengono trasformati in energia termica. Gli impianti di distillazione più all’avanguardia trasformano poi l’energia termica in energia elettrica e arrivano ad avere un surplus di energia che viene immesso in rete.

La grappa rappresenta solo una quota minima rispetto a tutti i settori coinvolti in questi processi. Nell’intervento di Riccardo Cotarella si parlerà dei cambiamenti occorsi nei vari processi tradizionali con l’impiego di nuovi mezzi e tecnologie, ma evidenziandone l’invariato apporto benefico nei confronti dell’industria vitivinicola e di tutti i settori a valle di questa produzione.

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Alberto Lupini


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