Tasting Lagrein 2019 Selezionati i 12 finalisti
Mercoledì 16 ottobre nei padiglioni della Fiera, verranno rivelati i vincitori della nona edizione della manifestazione dedicata al più antico vitigno autoctono altoatesino
12 settembre 2019 | 10:26
Nel frattempo sono stati resi noti i nomi dei finalisti per le tre categorie in gara: “Miglior Lagrein Kretzer”, “Miglior Lagrein Classico” e “Miglior Lagrein Riserva”. Questi i nomi (in ordine alfabetico):
Castelfeder - Südtirol Lagrein Rosato 2018
Larcherhof - Südtirol Lagrein Kretzer 2018
Kellerei Terlan - Südtirol Lagrein Rosé 2018
Schmid Oberrautner - Südtirol Lagrein Kretzer 2018
Categoria Lagrein Classico
Castel Sallegg - Südtirol Lagrein 2018
H. Lentsch - Südtirol Lagrein Morus 2016
Kellerei Andrian - Südtirol Lagrein Rubeno 2018
Landgasthof-Weingut Seeperle - Südtirol Lagrein Feuer und Flamme 2017
Categoria Lagrein Riserva
Castelfeder - Südtirol Lagrein Riserva Burgum Novum 2015
Kellerei Bozen - Südtirol Lagrein Riserva Taber 2017
Nusserhof - Südtirol Lagrein Riserva 2013
Tiefenbrunner Schlosskellerei Turmhof - Südtirol Lagrein Riserva Linticlarus 2016
Fragrante e delicato nella sua versione rosata, ricco e morbido nella sua veste rossa d’annata, complesso e avvolgente quando sosta per più tempo in botte e bottiglia riportando in etichetta la dicitura “Riserva”. Sono le tre anime di uno dei vini più identitari dell’Alto Adige che si ottiene vinificando un antico vitigno autoctono sempre più amato e ricercato da consumatori e operatori del settore: il Lagrein.
Anche quest’anno il Lagrein sarà il protagonista di uno degli appuntamenti collaterali al forum Autochtona che si svolgerà il 14 e 15 ottobre nei padiglioni di Fiera Bolzano. I 12 finalisti, 4 per ognuna delle tre categorie, anche quest’anno sono stati scelti dopo una degustazione che si è svolta mercoledì 11 settembre, all’Hotel The Westin Palace di Milano, con la collaborazione dell’Associazione Italiana Sommelier.
Più di 70 i campioni analizzati, rigorosamente alla cieca, da un qualificato panel di degustatori, coordinato come sempre dai giornalisti Pierluigi Gorgoni, coordinatore della sessione di degustazione, e Alessandro Franceschini, segretario del premio. Quest’anno hanno preso parte alla giuria: Angelo Carrillo (Quotidiano Alto Adige), Alessio Turazza (Gambero Rosso), Giorgio Cotti (enotecario e socio Vinarius), Han Sjakes (wino.sjakes.com, Entree Magazine), Simone Loguercio (Miglior Sommelier d’Italia 2018) e Matteo Pessina (Calicivivi).
«Il lavoro svolto dalle tante realtà altoatesine che credono in questo vitigno si sta dimostrando, di anno in anno, sempre più attento, preciso e di alta fattura - commenta Pierluigi Gorgoni -. Per ogni edizione, anche a fronte di annate meno felici, sembra crescere la confidenza tra il vitigno Lagrein e i suoi vignaioli, con versioni sempre più caratterizzate e caratteriali. Emerge, in definitiva, un quadro composito, un caleidoscopio di sfaccettature intriganti e differenti, declinate nelle tre tipologie, in grado di arrivare a picchi di qualità entusiasmanti».
«Oltre il 60% dei vini prodotti in Alto Adige sono bianchi - spiega Eduard Bernhart, direttore del Consorzio Vini Alto Adige - va sottolineato però anche il grande potenziale dei vini rossi, fra l’altro proprio quello del vitigno Lagrein, così come della Schiava e del Pinot nero. La vinificazione del Lagrein come rosato, è una particolarità per la quale in Alto Adige usiamo il nome Kretzer. In passato questa era la forma di vinificazione principale del Lagrein, mentre ora è diventato una rarità dal momento che prevalgono il classico e riserva».
Una giuria altamente qualificata stabilirà i vincitori
Categoria KretzerCastelfeder - Südtirol Lagrein Rosato 2018
Larcherhof - Südtirol Lagrein Kretzer 2018
Kellerei Terlan - Südtirol Lagrein Rosé 2018
Schmid Oberrautner - Südtirol Lagrein Kretzer 2018
Categoria Lagrein Classico
Castel Sallegg - Südtirol Lagrein 2018
H. Lentsch - Südtirol Lagrein Morus 2016
Kellerei Andrian - Südtirol Lagrein Rubeno 2018
Landgasthof-Weingut Seeperle - Südtirol Lagrein Feuer und Flamme 2017
Categoria Lagrein Riserva
Castelfeder - Südtirol Lagrein Riserva Burgum Novum 2015
Kellerei Bozen - Südtirol Lagrein Riserva Taber 2017
Nusserhof - Südtirol Lagrein Riserva 2013
Tiefenbrunner Schlosskellerei Turmhof - Südtirol Lagrein Riserva Linticlarus 2016
Fragrante e delicato nella sua versione rosata, ricco e morbido nella sua veste rossa d’annata, complesso e avvolgente quando sosta per più tempo in botte e bottiglia riportando in etichetta la dicitura “Riserva”. Sono le tre anime di uno dei vini più identitari dell’Alto Adige che si ottiene vinificando un antico vitigno autoctono sempre più amato e ricercato da consumatori e operatori del settore: il Lagrein.
Anche quest’anno il Lagrein sarà il protagonista di uno degli appuntamenti collaterali al forum Autochtona che si svolgerà il 14 e 15 ottobre nei padiglioni di Fiera Bolzano. I 12 finalisti, 4 per ognuna delle tre categorie, anche quest’anno sono stati scelti dopo una degustazione che si è svolta mercoledì 11 settembre, all’Hotel The Westin Palace di Milano, con la collaborazione dell’Associazione Italiana Sommelier.
Più di 70 i campioni analizzati, rigorosamente alla cieca, da un qualificato panel di degustatori, coordinato come sempre dai giornalisti Pierluigi Gorgoni, coordinatore della sessione di degustazione, e Alessandro Franceschini, segretario del premio. Quest’anno hanno preso parte alla giuria: Angelo Carrillo (Quotidiano Alto Adige), Alessio Turazza (Gambero Rosso), Giorgio Cotti (enotecario e socio Vinarius), Han Sjakes (wino.sjakes.com, Entree Magazine), Simone Loguercio (Miglior Sommelier d’Italia 2018) e Matteo Pessina (Calicivivi).
«Il lavoro svolto dalle tante realtà altoatesine che credono in questo vitigno si sta dimostrando, di anno in anno, sempre più attento, preciso e di alta fattura - commenta Pierluigi Gorgoni -. Per ogni edizione, anche a fronte di annate meno felici, sembra crescere la confidenza tra il vitigno Lagrein e i suoi vignaioli, con versioni sempre più caratterizzate e caratteriali. Emerge, in definitiva, un quadro composito, un caleidoscopio di sfaccettature intriganti e differenti, declinate nelle tre tipologie, in grado di arrivare a picchi di qualità entusiasmanti».
«Oltre il 60% dei vini prodotti in Alto Adige sono bianchi - spiega Eduard Bernhart, direttore del Consorzio Vini Alto Adige - va sottolineato però anche il grande potenziale dei vini rossi, fra l’altro proprio quello del vitigno Lagrein, così come della Schiava e del Pinot nero. La vinificazione del Lagrein come rosato, è una particolarità per la quale in Alto Adige usiamo il nome Kretzer. In passato questa era la forma di vinificazione principale del Lagrein, mentre ora è diventato una rarità dal momento che prevalgono il classico e riserva».
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Alberto Lupini
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