Vini Selvaggi, tutto pronto a Roma per la seconda edizione della fiera

Si terrà il 13 e 14 marzo nello Spazio Novecento all'Eur la fiera indipendente di vini naturali che riunisce 80 produttori da tutta Italia ma anche dal resto d'Europa

26 febbraio 2022 | 12:59
di Mariella Morosi

Torna a Roma, rinnovata nel format e arricchita di etichette prestigiose anche estere, la seconda edizione di Vini Selvaggi, la fiera indipendente dei vini naturali che riunisce oltre 80 produttori accomunati dall'impegno verso una vinificazione il più possibile naturale e con attenzione a un'agricoltura sostenibile.  Il 13 e 14 Marzo tutti gli appassionati del bere buono e sano potranno degustare oltre 600 etichette non solo italiane ma di Spagna, Francia, Slovenia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Germania, Danimarca, Ucraina. Nell'ampia vetrina enologica italiana l'iniziativa intende promuovere la conoscenza di un nuovo modo di bere, responsabile e autentico. L’obiettivo è proprio quello di portare nel bicchiere un frutto del territorio senza artifici, lontano dall'omologazione del gusto perfetto dettato dalle tendenze che non risparmiano il mondo del vino.

Vini Selvaggi allo Spazio Novecento 

Sarà lo Spazio Novecento nel quartiere Eur a ospitare la manifestazione, che già lo scorso anno dal 26 al 28 giugno aveva visto un notevole afflusso di wine lovers nella Città dell'Altra Economia a Testaccio, negli antichi spazi del Campo Boario (Ex-Mattatoio). A causa della pandemia l'esordio, inizialmente previsto nel marzo 2020, era stato annullato. Questa edizione vedrà la presenza di un maggior numero di cantine, sidrerie artigianali, birrifici e distillerie. Anche la componente gastronomica della manifestazione sarà più ampia con produttori di alimenti biologici, sempre nella filosofia della massima purezza nel piatto e nel bicchiere. Il concetto di vino selvaggio vuole andare oltre quello molto abusato di vino naturale che nel nostro Paese non è una denominazione riconosciuta nè regolamentata.

Un vino che è "spremuta del territorio" 

«Negli ultimi anni - dicono gli organizzatori - incontriamo sempre più aziende che scelgono un'agricoltura pulita e l'approccio a basso intervento della vinificazione. Vini Selvaggi cerca di incoraggiare i produttori a percorrere questa strada, non priva di insidie, ma che porta ad un "vino vivo", una spremuta di territorio, cui le nuove generazioni guardano con sempre più entusiasmo. Nei nostri continui viaggi in Europa, notiamo come questo trend sia in forte crescita, soprattutto in chi non ha il background del vino convenzionale. Questo significa che in assenza di punti di riferimento imposti dal mercato, il vino "naturale" è l'unico possibile». 

Solovino Enoteca Naturale 

La Fiera è organizzata da Solovino Enoteca Naturale - dal 2018 enoteca romana e store online di Lorenzo Macinanti e Giulia Arimattei – e da Francesco Testa, selezionatore di vini spagnoli, che produce vino in Galizia nella sua cantina Pequena Adega Romana. La vinificazione si basa sulle fermentazioni spontanee attivate da lieviti indigeni - detti lieviti selvaggi – e non fa ricorso a manipolazioni, all'aggiunta di additivi, fatta eccezione per trascurabili quantità di solforosa, evitanto le tecniche dell'enologia convenzionale. Le uve sono raccolte a mano e provengono da vigneti sani, secondo i principi dell'agricoltura biologica e biodinamica  nel nome di un'agricoltura pulita e di un lavoro in cantina il più possibile low-intervention. 

«Dall'autentico fermento che ritroviamo in aree vitivinicole prima considerate minori (i paesi dell'Est, ma anche la Spagna) ma anche dalla decisione della Francia di normare il fenomeno attraverso il disciplinare "Vin Methode Nature" - sottolineano gli organizzatori-  dobbiamo trarre spunto di riflessione affinché questa rinascita del settore vitivinicolo sia presa più seriamente anche dai nostri legislatori». 

Due laboratori con Matteo Galello 

Previsti due laboratori, condotti da Matteo Gallello con una doppia verticale : il Rosso e il Brunello di Marino Colleoni, viticoltore di Montalcino, e un approfondimento con Elena Pantaleoni, titolare de La Stoppa sui Colli Piacentini e alle sue vallate, Val d’Arda, Val Nure, Val Trebbia e Val Tidone con otto vini in assaggio. Una prewiew della manifestazione si svolgerà sabato 12 marzo al Borromini Study Center gestito da Gustolab.com  in collaborazione con YPR Illinois University (Urbana Champagne) and Hobart and Smith Colleges (New York State). La gestione agronomica del vigneto e la sua evoluzione nel tempo sarà il tema su cui interverrano i produttori Marino Colleoni del Podere Sante Marie, Elena Pantaleoni de La Stoppa, Theo Zierock di Foradori, Giampiero Ventura de Le Quattro Volte e Silvia Tezza de Il Roccolo di Monticelli.

Informazioni e programma completo su: www.viniselvaggi.com 

 

 

 

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