A Roma crescono i B&B abusivi, ma il Governo potrebbe “spegnerli” con un click

Le strutture fuorilegge sono 7mila. Crescono i controlli, ma per l’assessore al Turismo serve un decreto che obblighi le piattaforme online ad accettare solo strutture con il codice identificativo di autorizzazione del Comune Le strutture extraricettive autorizzate (B&B, case vacanze e affittacamere) sono quasi 19mila.

03 marzo 2023 | 11:53

Come in ogni cosa c’è sempre il rovescio della medaglia. Quindi se da una parte, dati alla mano, i numeri record di turisti che il 2023 porterà a Roma e nel Lazio (Demoskopika ha stimato per quest’anno 33,8 milioni di presenze, +12,8% rispetto al 2022, e 11,5 milioni di arrivi, +12,8%) strapperanno sorrisi enormi ad albergatori, ristoratori e titolari di bar, dall’altro riempiranno anche le tasche degli abusivi, ossia di tutti quei titolari di bed & breakfast e case vacanze non autorizzati. E non stiamo parlando certo di pochi spiccioli. Basta pensare che l’industria della ricettività (quella regolare, per intenderci), nel 2022 ha incassato, infatti, quasi 8 miliardi di euro, pari al 10% del Pil della regione. Ma per il 2023 le associazioni di categoria ipotizzano una crescita del fatturato del 18%. Prospettive di guadagno che spingeranno di certo il proliferare delle strutture, B&B in primis, non autorizzate dal Comune, che non versano le tasse e che, spesso, offrono anche un servizio scadente. A meno che… come sottolinea l’assessore comunale al Turismo, Alessandro Onorato «il governo non farà un decreto per obbligare le piattaforme online ad accettare inserzioni solo ed esclusivamente da strutture che possano esibire il codice identificativo di autorizzazione del Comune di Roma. Il governo Meloni può chiudere questa piaga indecente con un clic».

I controlli funzionano, ma non bastano

Di certo è una situazione che non piace al Campidoglio che ha attivato la macchina dei controlli con più verifiche da parte dei vigili (quasi 2mila in un anno). A cui si aggiunge la collaborazione di portali, come AirBnb ed Expedia, che hanno iniziato dal 2022 a comunicare regolarmente le presenze a Roma. Roberto Necci, vicepresidente della Federalberghi romana ha specificato, come riporta Il Messaggero che «rispetto al passato la macchina dei controlli da parte del Comune funziona e i risultati lo dimostrano, ma il trend va avanti e temiamo che entro fine anno ci si possa avvicinare ai numeri pre Covid». Infatti, continua Necci, «nel periodo prepandemico, incrociando i dati tra le strutture autorizzate e quelle pubblicizzate sui portali per affittare le camere notavano che c’era una differenza del 35%. Il fenomeno è crollato, anzi si è azzerato, nel periodo del lockdown e delle restrizioni. Ma tra il dicembre e il gennaio scorso abbiamo stimato che la discrepanza tra ufficiali e non è salita del 20%».

Almeno 10mila posti non registrati

Inoltrandoci nei numeri, a Roma

  • le strutture extraricettive autorizzate (B&B, case vacanze e affittacamere) sono quasi 19mila.
  • gli abusivi sono tra i 6 e i 7mila (dati del Comune).


Per Federico Traldi, presidente dell’associazione Albaa che raccoglie le strutture ricettive extra-alberghiere ufficiali, stima che «ci siano almeno 10mila posti non registrati».

 

Perché Roma è sempre la meta più ambita

Una pratica che, come dicevamo, rischia di esplodere nel 2023 soprattutto a Roma che mai come ora è tra le mete più ambite al mondo. I motivi sono presto detti e vanno oltre l’inestimabile patrimonio artistico e culturale che la Città Eterna racchiude e comprendono:

  • la crescita dell’inflazione che a Roma è più contenuta rispetto alla media italiana ed europea
  • si spende meno che altrove per una camera d’albergo o per mangiare a pranzo e a cena al ristorante.
  • crescono i voli internazionali verso Fiumicino: ad esempio, entro l’estate, dal Nord America (mercato ricchissimo) i volo arriveranno a 33 al giorno.
  • in città sono tornati i grandi eventi come la Ryder Cup di golf, la conclusione del Giro d’Italia, gli Internazionali di Tennis e i concerti (Depeche Mode, Bruce Springsteen, Guns & Roses, Image Dragons, Marco Mengoni, Muse, Vasco Rossi…).


Insomma, l’ennesima rinascita di una città che non morirà mai e che per questo va sostenuta nel segno della legalità.

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Alberto Lupini


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