«TripAdvisor uccide il nostro lavoro!» L'Aciugheta contro le false recensioni

09 luglio 2015 | 14:51
Aumenta di giorno in giorno il numero di ristoratori che esprimono a gran voce la loro rabbia nei confronti di TripAdvisor. Luca Mora, del ristorante Aciugheta di Milano, si unisce alla campagna #NoTripAdvisor lanciata da Italia a Tavola per mettere fine a un sistema di recensioni anonime e senza controlli (per maggiori informazioni e per ricevere gratuitamente la vetrofania CLICCA QUI e compila il form). L’iniziativa della nostra testata sta dando voce a molti ristoratori le cui lamentele fino ad ora erano rimaste nell’ombra. Altri invece, magari quelli che si sono appena affacciati a questa professione, sono venuti a conoscenza della scorrettezza di TripAdvisor proprio grazie alle nostre denunce. Ma tutti sono uniti nel voler smascherare e combattere definitivamente il malfunzionamento del sito di recensioni online.



«Sono anni e anni che dico le stesse cose - dichiara il ristoratore Luca Mora - ma, come ho sempre affermato, fino a che un italiano non ci sbatte la testa non si muove. Per fortuna tanti ora iniziano a capire che TripAdvisor è un arma a doppio taglio, ma senza esclusione di colpi. Se voglio cancellarmi, non posso. Se scrivono recensioni false, non le cancellano. Se sparlano male di un attività, non importa a nessuno. Nessuno fa caso a chi è la persona che scrive recensioni. Può essere uno a cui non si sta simpatici, o a cui non hai fatto lo sconto, o ancora peggio, come è successo, uno che minaccia: “se non mi fai lo sconto ti faccio una brutta recensione”. Se non si chiama estorsione questa».

«Internet è una cosa stupenda - continua Mora - ha i suoi pro e contro, ma arrivare a giocare con gente che lavora da anni in un’attività solo per il gusto di parlarne male non è corretto. Siamo al limite della sopportazione. Lo scrivevo già nel 2009 in Facebook, come Cucina Doc Italiana, che non mi è mai piaciuto TripAdvisor. È sbagliato già il fatto di non potersi cancellare. Io ho i miei diritti, il nome è mio, e se lo vogliono usare allora è giusto che mi paghino, proprio come io e tutti i miei colleghi paghiamo le insegne. Paghiamo pure l'ombra se abbiamo un faretto, ed è mai possibile che “questi” vadano avanti indisturbati?»

«Noi cuochi e ristoratori siamo in mano a gente che crede che la vita reale sia come Masterchef, una finzione televisiva, in cui tutti si sentono cuochi. Basta fare un corso di un giorno. Questa cosa è allucinante, è la rovina di una professione, che non c'è neppure, non è riconosciuta dallo stato. Il cuoco è un operaio con specifica, cioè non vale niente, ma quanti cuochi muoiono di trombosi o di infarti o di ictus? Sono tutte malattie legate alla professione queste, o meglio finta professione, non riconosciuta, come non sono riconosciute le malattie professionali, non essendo professionisti. Oltre a questo, si lavora anche più di 15 ore al giorno, per poi trovarsi davanti a diffamazioni fatte da gente che non scrive una vera recensione ma solamente stupidaggini. Un sito che mi vuole uccidere, che vuole uccidere il mio lavoro. È assurdo!».

«Ho scritto all'Agcom una lettera tramite Pec (Posta elettronica certificata) e, il caso vuole che dopo circa 2 mesi TripAdvisor è stato multato per 500mila euro, anche se fanno un baffo a un sito che incassa 7 milioni di euro all'anno. Io sono con voi, ho nella vetrina la vetrofania #NoTripAdvisor da sempre, e ora la vostra».

Il ristorante Aciugheta porta a Milano l'impronta della cucina veneziana, riproposta nelle forme tradizionali ma pensata in stile moderno, con attenzione al territorio e alla stagionalità. La pasticceria fatta in casa completa i pasti e delizia ogni palato. In menu le migliori proposte sia di pesce che di carne.



Riportiamo di seguito la lettera che Luca Mora ha inviato all’Agcom.


Sono un ristoratore, mi chiamo Luca Mora ed ho un attività di ristorante pizzeria a Milano, con il nome “Aciugheta”. Verifichiamo da tempo, come parecchie altre attività presenti e censite su TripAdvisor vengano accusate di frode sui commenti ricevuti dai client ed avventori. E bollati con un marchio rosso, segno che distingue e diffama la nostra attività indicandola con queste parole: “Messaggio da TripAdvisor: TripAdvisor ha fondati sospetti che persone fisiche o giuridiche associate o legate in qualche modo a questa struttura abbiano tentato di manipolare le recensioni dei viaggiatori e/o l' indice di popolarità di questa struttura.

Tieni in considerazione queste informazioni mentre effettui ricerche per i tuoi viaggi. Il nostro staff è costantemente al lavoro per identificare i contenuti di natura sospetta e migliorare il processo di verifica delle recensioni scritte dai viaggiatori”. Tale messaggio è diffamatorio e denigra le nostre attività oltre che creare un danno di immagine e lavorativo. Non abbiamo mai chiesto di comparire su tale sito, non si ha la possibilità di cancellare la nostra attività. Oltre a tutte queste diffamazioni fatte dai gestori del sito TripAdvisor, ci sono quelle di certi recensori che diffamano le attività senza nemmeno esserci stati, le prove ci sono.

Premettendo che tutti i commenti eventualmente e spontaneamente forniti a tale organizzazione siano assolutamente genuini chiediamo l’intervento della Vostra struttura affinché il nostro/i nominativo/i non vengano più menzionati da tale organizzazione (TripAdvisor) a nostra richiesta, oppure che si venga avvertiti se rimanere in tale sito oppure richiedere la cancellazione immediata. Ricordiamo che fa del business attraverso le nostre attività. Attendiamo cortese e urgente riscontro.

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