Aerei, stime negative anche per il 2019 33mila voli mondiali a rischio disagi

Come abbiamo già raccontato, il 2018 degli aerei è stato disastroso, da record negativo. Ma le stime per il 2019 non sono affatto migliori. AirHelp stima che ogni giorno 33mila voli subiranno disagi nel mondo . Un numero che comporterebbe problemi per oltre 2 miliardi di passeggeri a livello internazionale

23 gennaio 2019 | 11:51
Per l’Italia, l’ultimo studio di AirHelp prevede per il 2019 più di 137mila voli con interruzioni che causeranno disagi a oltre 17 milioni di italiani. Nel 2016, erano quasi 14 milioni i passeggeri italiani coinvolti in interruzioni di volo e ad oggi è aumentato del 21% superando di gran lunga i 16 milioni. Negli ultimi tre anni i voli in ritardo o cancellati hanno subito un incremento del 20%.



«L’incertezza della Brexit, gli scioperi annunciati dalle compagnie aeree, la carenza di piloti e il crescente fenomeno dell’overtourism - afferma Roberta Fichera, portavoce di AirHelp - saranno le principali cause che influenzeranno il traffico aereo di quest’anno. Ci aspettiamo potenziali risarcimenti per oltre 11 milioni di passeggeri ai sensi del regolamento europeo Ce 261 e per questo motivo chiediamo a tutti i passeggeri di viaggiare consapevolmente, conoscendo i loro diritti e rivendicando ciò che gli spetta».

La carenza dei piloti e della capacità aeroportuale nel gestire il traffico aereo sono i due fattori che influenzano maggiormente le interruzioni di volo. L’International Air Transport Association (Iata) riferisce che il 48% dei professionisti delle risorse umane dell’industria aerea sta lottando per trovare nuovi piloti, sia per la mancanza di candidati, sia per le crescenti richieste di stipendio. Per i prossimi 20 anni, Boeing stima una domanda di 637mila piloti, in un’industria che soffre ormai di molte carenze.

Il fenomeno dell’overtourism è l’altra causa maggiore per le interruzioni di linea. Iata stima una crescita del 3,5% all’anno per quanto riguarda la domanda e la frequenza dei viaggi e prevede oltre 8,2 miliardi di passeggeri in tutto il mondo entro il 2037 (nel 2016 erano 3,8 miliardi). Con meno piloti, le compagnie aeree non riusciranno a stare al passo con la crescente domanda dei voli e gli aeroporti faranno sempre più fatica ad accogliere e gestire l’afflusso dei viaggiatori.

«L’industria aerea - continua Roberta Fichera - sta continuando a deludere i passeggeri e considerati gli 8,2 miliardi di passeggeri in tutto il mondo previsti entro il 2037, l’industria aeree deve ricorrere ai ripari. Gli aeroporti devono aggiornare le loro strutture per poter accogliere il crescente numero di viaggiatori, così come le compagnie aeree dovranno assumere più piloti per soddisfare la domanda del settore. L’overtourism continuerà a mettere a dura prova l’industria del trasporto aereo, le compagnie aeree e gli aeroporti devono pianificare il loro futuro con l’idea di superare questi ostacoli a testa alta».

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Alberto Lupini


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