Agroalimentare, storia e arte Il tridente lombardo di Attilio Fontana

Un tridente azzardato, ma che può rappresentare un punto di svolta. «Costituirò l'assessorato al cibo assieme all'agricoltura e al turismo. Voglio abbinare le nostre eccellenze agroalimentari alle bellezze storiche e artistiche che da noi possono contare su 11 siti Unesco Patrimonio dell'Umanità». Parole di Attilio Fontana

Le ha pronunciate venerdi, a sorpresa, all'assemblea della Coldiretti di Brescia. «Lo fanno in Francia - dice poi alla trasmissione tv Punti di Vista - perché non possiamo lanciare la sfida anche noi che non abbiamo nulla da invidiare ai cugini d'Oltralpe? Formaggi, vini, salumi, paste e dolci sono le punte di diamante di un settore che non teme rivali. E che dire dei nostri laghi, delle montagne e delle citta' d'arte che sono gioielli impareggiabili?».



Fontana è più che mai convinto della bontà della sua proposta - sostenuta da Coldiretti - e la porterà all'esame del Consiglio regionale lombardo a fine mese. Dopo l'Expo, il cibo insomma torna d'attualità sotto una nuova veste politica e amministrativa con un impegno: «Chiederò all'Europa - ha concluso Attilio Fontana - misure più forti a tutela del Made in Italy perché è giusto salvaguardare l'intera filiera agroalimentare».

Per essere la prima uscita pubblica di un nuovo presidente ad una settimana dalla sua elezione, si può sperare in una diversa e innovativa attenzione al mondo della terra e del turismo.