Agronomi e forestali in Russia per un nuovo progetto di formazione

22 dicembre 2015 | 17:48
«A fine febbraio andremo in Russia, nella regione di Volgograd, per dare corso a un progetto di formazione degli agronomi, in collaborazione con le Università. Inoltre, avvieremo un sistema di riconoscimento che codifichi la professione dell’agronomo, perché parliamo di una figura internazionale e ubiquitaria in tutti i luoghi del mondo».



Lo ha detto oggi Andrea Sisti, presidente del consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e forestali e, dallo scorso settembre, al vertice della World association of agronomists, la compagine mondiale degli agronomi, circa 550mila iscritti in tutti i continenti (sono 22mila in Italia), ad esclusione dell’Asia e della Russia, che non prevedono - per il momento - la figura dei dottori agronomi come liberi professionisti. In quest’ottica, dunque, pur condannando azioni di guerra, Sisti si dichiara «assolutamente contrario alle sanzioni dell’Unione europea nei confronti della Russia».

I dottori agronomi e forestali, ha anticipato Sisti, saranno presenti a Fieragricola di Verona dal 3 al 6 febbraio (www.fieragricola.it) con «approfondimenti legati ai temi dello sviluppo rurale, della consulenza aziendale, del ruolo degli agronomi nel contrasto ai cambiamenti climatici e in veste di project manager delle reti di imprese agricole e agroalimentari».

L’associazione mondiale degli agronomi è impegnata nel progetto “Global Farm 2030”, che coinvolge i 25 più importanti atenei del pianeta e si rivolge alla comunicazione, informazione e formazione dei professionisti di tutto il mondo su temi come le buone pratiche agricole e la lotta ai cambiamenti climatici. Secondo il presidente Sisti, «la sfida degli agronomi per il futuro è incentrata sull’innovazione. Dobbiamo andare oltre il concetto di qualità e comunicare al consumatore cosa si produce e come lo si fa, partendo dalla formazione degli agricoltori, che non possono solo pensare a produrre».

Fra le innovazioni più utili nel prossimo futuro, per il numero uno dell’associazione mondiale degli agronomi in prima fila sarà «l’agricoltura di precisione e l’uso di tecnologie informatizzate - ha detto Sisti - per migliorare le capacità delle imprese agricole grazie all’uso di satelliti e droni. Determinante anche il ruolo dei contoterzisti, perché sono le strutture di servizio che oggi gestiscono la stragrande maggioranza delle operazioni colturali in azienda. La collaborazione fra agronomi e contoterzisti è fondamentale per la gestione del territorio».

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Alberto Lupini


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