Attività extralberghiere e abusivismo La giunta del Lazio vara una banca dati

08 marzo 2017 | 11:03
di Andrea Radic
Una banca dati consentirà di monitorare l'attività delle strutture extralberghiere grazie a un codice di appartenenza. Questa una delle principali novità del regolamento approvato dalla giunta regionale del Lazio su proposta del vicepresidente e assessore al turismo Massimiliano Smeriglio. Va ricordato che la Regione Lazio aveva già fatto un tentativo di regolamento ma l''estate scorsa il Tar l'aveva bocciato.



Favorire l'autoimprenditorialità e sostegno economico al reddito, ma con regole chiare ha spiegato l'assessore. Il regolamento ha l'obiettivo di creare regole certe e sconfiggere l'abusivismo garantendo le strutture alberghiere già regolamentate. Semplificazione burocratica e adeguamento alle tendenze del mercato gli altri due capisaldi della normativa. Nove in tutto le tipologie previste: Guest house o Affittacamere, Ostelli per la gioventù, Hostel, Case e appartamenti per vacanze, Case per ferie, Bed & Breakfast, Country house o Residenze di campagna, Rifugi montani e Rifugi escursionistici.

Gli “Affittacamere” potranno chiamarsi anche “Guest House”, acquisendo migliore riconoscibilità nel linguaggio internazionale e maggiore visibilità in termini di marketing. I Bed and Breakfast avranno inoltre la possibilità di diventare “imprese” e in questo caso potranno aggiungere una ulteriore camera con due posti letto in più rispetto ai b&b che esercitano in forma non imprenditoriale. Tra le novità, le “Country House o Residenze di campagna”, gli “Hostel”, orientati ad una maggior qualità e dove la gestione è consentita a imprenditori privati al contrario degli “Ostelli per la gioventù” e il Rifugio escursionistico.

Altra importante novità anche l’albergo diffuso, rivolto a chi è attratto dal turismo sostenibile ed è interessato a soggiornare nei centri storici o in contesti paesaggistici e ambientali. Gli alberghi diffusi potranno fornire alloggio in camere o appartamenti arredati, situati anche in stabili separati, ma a una distanza non superiore a 300 metri dall’edificio principale con i servizi comuni (ricevimento, portineria, eventuale ristorazione). Il regolamento passerà ora all'esame della Commissione consiliare di riferimento e entro 180 giorni la banca dati sarà istituita.

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Alberto Lupini


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