Bar e ristoranti: “Rivedere il Green pass entro la fine dello stato di emergenza”

La Fipe si accoda alla richiesta delle Regioni al Governo: un percorso di normalizzazione condiviso che porti a rivedere il sistema dei controlli nei locali e delle sanzioni ai proprietari

03 marzo 2022 | 18:42

Si avvicina il termine dello stato di emergenza sanitaria (previsto per il 31 marzo) e per questo le Regioni, attraverso il suo presidente Massimiliano Fedriga, ma anche la Fipe la Federazione italiana pubblici esercenti, hanno chiesto al Governo di rivedere alcuni aspetti della normativa vigente, legati al Green pass e all'uso di mascherine Ffp2. In particolare baristi e ristoratori chiedono che i controlli non debbano più essere in capo al personale dei Pubblici esercizi, oberati in questi mesi da un lavoro che non è proprio, ma alle verifiche delle Forze dell’ordine. Allo stesso modo le eventuali sanzioni per chi verrà colto in violazione della normativa, sempre a detta di Fipe dovranno ricadere esclusivamente sul responsabile e non, come accaduto fino ad ora, anche sull’esercente.

La richiesta delle Regioni al Governo su Green pass e mascherine Ffp2

Una progressione ordinata verso un ritorno alla normalità. Questa la richiesta che le Regioni stanno chiedendo in questi giorni al Governo. È quanto si auspica Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia-Giulia e presidente della Conferenza delle Regioni, al termine della Conferenza. Secondo Fedriga, l'obiettivo «deve essere quello di una progressione ordinata verso un ritorno alla normalità", attraverso "l'aggiornamento del quadro normativo vigente». In particolare, Fedriga ha suggerito di «superare almeno in certi ambiti l'obbligo della mascherina Ffp2», e di «rivedere le modalità di controllo del possesso del Green pass nei pubblici servizi, affidando alla responsabilità dei singoli il mancato rispetto della normativa vigente». Secondo il presidente della Conferenza delle Regioni, occorre condividere tempestivamente modalità e azioni da portare avanti e i contenuti di un eventuale provvedimento per l'uscita dall'emergenza". Fedriga ha poi annunciato che la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome «ha anche avviato un lavoro di netta semplificazione delle "Linee Guida per la ripresa delle attività economiche e sociali", con l'obiettivo di dar loro un carattere temporaneo limitato alla fase di transizione».

 

Fipe appoggia le proposte delle Regioni 

La Federazione italiana dei Pubblici esercizi sposa in pieno la linea espressa ieri dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, auspicando un progressivo e inesorabile ritorno alla normalità, in attesa del termine dello stato di emergenza sanitaria. «Una normalità che dovrà, prima di tutto, come richiesto da tempo da Fipe-Confcommercio, coincidere con una revisione del sistema dei controlli dei green pass all’interno dei locali - ha scritto l'associazione in un comunicato - Controlli che non dovranno più essere in capo al personale dei Pubblici esercizi, oberati in questi mesi da un lavoro che non è proprio, ma alle verifiche delle Forze dell’ordine. Allo stesso modo le eventuali sanzioni per chi verrà colto in violazione della normativa dovranno ricadere esclusivamente sul responsabile e non, come accaduto fino ad ora, anche sull’esercente. Per due anni, con sacrifici individuali e collettivi, i gestori dei pubblici esercizi hanno condiviso la responsabilità di mantenere il più bassa possibile l’incidenza dei contagi – sottolinea Roberto Calugi, Direttore generale di Fipe-Confcommercio - Ora, in attesa del superamento definitivo del green pass, reso possibile dall’alto tasso di vaccinazione della popolazione, è necessario che si ritorni al principio dell’autoresponsabilità, restituendo a ciascuno il suo ruolo. La ripresa delle attività economiche e sociali passa anche da qui».

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Alberto Lupini


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