Bill Gates finanzia il vaccino Ma ricordate EVENT201?

Pandemia e vaccini erano stati previsti e studiati in questo convegno del 18 Ottobre 2019 a New York City, finanziato proprio (casualmente?) dalla Fondazione Gates... e ora si passa alla pratica

07 aprile 2020 | 16:16
Il vaccino contro il coronavirus in corso di sviluppo da parte dell'azienda biotech americana Inovio è entrato nella sua fase di sperimentazione sull'uomo, grazie al via libera della Food and Drug Administration (Fda). L'ok ai test, in parte finanziati dalla Bill e Melinda Gates Foundation e dalla Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (Cepi, che sostiene altri 5 progetti del genere), arriva dopo i risultati promettenti ottenuti nei test sugli animali.
 



Il vaccino, chiamato per ora Ino-4800, viene utilizzato da ieri su 40 volontari che hanno ricevuto la prima dose, che sarà seguita da una seconda tra 4 settimane, fa sapere l'azienda in un comunicato.

«Si tratta di un significativo passo in avanti nella lotta globale contro Covid-19 - ha dichiarato Joseph Kim, presidente e Ceo di Inovio - senza un vaccino sicuro ed efficace, è probabile che questa pandemia continui a minacciare vite umane e mezzi di sussistenza. Il nostro team di ricercatori, partner e finanziatori si è mobilitato da quando la sequenza genetica del virus è diventata disponibile all'inizio di gennaio e continua a lavorare 24 ore su 24 per garantire l'avanzamento rapido di Ino-4800 attraverso questo studio di fase 1».

«La produzione di un vaccino Covid-19 entro i prossimi 12-18 mesi - commenta Richard Hatchett, Ceo della Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (Cepi) - non è solo una sfida scientifica, ma richiederà anche nuovi livelli di collaborazione e investimenti nell'industria e nel governo. C'è ancora molta strada da percorrere, ma oggi abbiamo raggiunto un traguardo importante in quel viaggio». Lo studio di fase 1 di Ino-4800 arruolerà fino a 40 volontari adulti sani a Filadelfia, Pennsylvania (alla Perelman School of Medicine dell'Università della Pennsylvania) e Kansas City (Center for Pharmaceutical Research), dove è già iniziato lo screening di potenziali partecipanti. Le scorte di prodotto sono arrivate la scorsa settimana. Ogni partecipante riceverà due dosi di Ino-4800 a distanza di quattro settimane, e le risposte immunitarie iniziali e i dati di sicurezza dello studio sono previsti entro la fine dell'estate. I dati preclinici hanno mostrato risultati di risposta immunitaria promettenti su più modelli animali. Ulteriori studi preclinici continueranno parallelamente allo studio clinico di fase 1. Dopo aver ottenuto i dati iniziali di sicurezza e immunogenicità, Inovio prevede di avanzare gli studi di efficacia (fase 2) il più rapidamente possibile. Parallelamente, l'azienda sta lavorando per aumentare la produzione di Ino-4800 e prevede di disporre di un milione di dosi di vaccino disponibili entro la fine dell'anno per ulteriori studi e usi di emergenza, in attesa di linee guida e finanziamenti adeguati.

Fonte: ADNKRONOS

Tuttavia è alquanto curioso che Bill Gates sia il finanziatore di questo vaccino e sia stato anche il finanziatore di Event201. Che cosa è?

Event 201 si é svolto il 18 Ottobre 2019 a New York City, ospitato dal “Johns Hopkins Center for Health Security”, in collaborazione con il “World Economic Forum” e la “Bill & Melinda Gates Foundation” .L’obiettivo era mettere in risalto la necessità di una cooperazione globale tra gli attori pubblici e privati, al fine di contrastare gli impatti economici e sociali delle gravi pandemie.

Una parte fondamentale dell’Event 201 fu dunque: quella di comprendere che per far fronte allo scenario tragico che si presentava, era necessaria la cooperazione tra i governi nazionali, le istituzioni internazionali, le industrie, nonché la società civile.Ma anche che per superare la pandemia globale (simulata virtualmente), ed evitare la catastrofe in tutti gli stati, era necessaria la completa integrazione dei sistemi sanitari, sia pubblici che privati.

Se nei gionri scorsi c'erano dei dubbi avanzati dai soli complottisti, ora c'è da dire che forse, i Gates, avrebbero fatto a meglio tenere più riservata la notizia...

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Alberto Lupini


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