Cinque Terre contro i turisti mordi e fuggi Chi arriverà in infradito sarà multato

Il turismo mordi e fuggi, che già preoccupa Venezia, al punto di limitare gli accessi al Carnevale e istituire la tassa di sbarco, agita i sonni anche del Parco delle Cinque Terre in previsione di una crescita dei flussi

04 marzo 2019 | 11:22
A portare più visitatori nel rinomato Parco ligure, sarà il numero (si stima addirittura il doppio, rispetto all’anno scorso) dei crocieristi che attraccheranno già a partire dalla primavera al porto di La Spezia. E a preoccupare sono soprattutto quei turisti che si arrampicheranno lungo gli impervi sentieri del parco in abbigliamento tipico da spiaggia, ossia in bermuda e infradito. E proprio per bandire i tipici calzari da spiaggia, il Parco ha pensato di introdurre una sanzione per chi varcherà i confini del parco in infradito.



«Il problema fondamentale è che troppi pensano di essere al mare e quindi di poter girare in infradito come fossero a Riccione – spiega Patrizio Scarpellini direttore del Parco, interpellato da Repubblica, che si occupa del caso - Ma questa, anche se affacciata sul blu è vera montagna, con tutte le sue insidie. Negli ultimi anni abbiamo riscontrato un aumento degli interventi dell’elicottero dei vigili del fuoco dovuti a infortuni in buona parte riconducibili a una sottovalutazione del percorso e all’assenza di un equipaggiamento, sostanzialmente le scarpe, minimamente adatto».

Da qui l’idea di introdurre le sanzioni, che andranno da 50 e 2500 euro. Non subito, però: il direttore del Parco ha fatto sapere infatti che in un primo tempo l’attività dei controllori sarà informativa e che solo successivamente scatteranno le multe. Ci saranno comunque da subito dei filtri all’entrata del parco, con personale che sconsiglierà ai turisti di avventurarsi nella camminata, se non adeguatamente abbigliati.

Tutto questo per ridurre un impatto che si preannuncia massiccio, visto che le previsioni parlano di un aumento di crocieristi dai 450mila del 2018 ai 750mila di quest’anno. «Stiamo studiando percorsi di accesso o rientro che comprendano visite a musei, luoghi storici o monumenti in grado di rallentare e frazionare il flusso continuo», ha aggiunto Scarpellini.

Per informazioni: www.parconazionale5terre.it

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Alberto Lupini


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