Una ciotola salverà il mondo
Molte volte ho scritto dei trend che caratterizzano ormai da anni il mondo della ristorazione, dal fast food allo slow food, passando per vegani, carnivori, all you can eat, ecc
18 gennaio 2019 | 08:45
di Guerrino Di Benedetto
La professoressa americana Helen Zoe Veit, esperta di storia del cibo, scrive che la Buddha Bowl sostituirà i piatti nelle mise en place dei ristoranti: «È fotogenica, ideale per unire una varietà di alimenti colorati e incarna un approccio molto più casual al cibo». Insomma, per gli americani e gli europei la ciotola rappresenterebbe una sorta di novità a tavola, anche se magari si dovrebbe dire che è una “novità” che ha circa 6mila anni di storia.
Non si sa perché la si chiami Buddha Bowl, anche se una delle spiegazioni più accreditate dice che debba il suo nome alla forma della pancia del Buddha. E da noi? In Italia alcune aziende alimentari che riforniscono la Gdo hanno già fiutato il business e hanno creato le “ciotole del benessere”; qualche locale copiando un po’ dalla tradizione orientale ha cominciato ad usarle per comporre piatti veloci per il pranzo; infine qualche chef/dietologo/medico ha fatto degli esperimenti di ciotola colorata abbinando calorie e fattori nutrizionali.
Ma ricordo a tutti che la ciotola appartiene alla nostra cultura da secoli. In Friuli i contadini vi servivano la jota, in Toscana il caciucco e in genere le tante varietà di minestre. Forse a parte i colori della moderna cucina “fusion”, sarebbe bello che qualche cuoco tornasse ad usarla per servire qualche vecchia zuppa calda che con l’arrivo dell’inverno sarebbe l’ideale. Sì, perché la ciotola serviva anche a scaldare le mani e magari oggi potrebbe scaldare anche i nostri cuori.
© Riproduzione riservata
• Leggi CHECK-IN: Ristoranti, Hotel e Viaggi
• Iscriviti alle newsletter settimanali via mail |
• Abbonati alla rivista cartacea Italia a Tavola |
• Iscriviti alla newsletter su WhatsApp |
• Ricevi le principali news su Telegram |
“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”
Alberto Lupini