Coda d’estate per i rifugi alpini E la Regione stanzia fondi per migliorarsi

La stagione, come se ne contano poche, è terminata e riaprirà a giugno 2018. Per tutti i rifugi alpini della Lombardia è stato un 2017 che verrà ricordato per il bel tempo e l'aumento di appassionati escursionisti

Certo, più dei 600 chicchi del melagrano, frutto rustico e delicato come i paesaggi alpini. Per tornare a bomba, profittando di queste splendide e super inquinate giornate ottobrine, sono salite in alta Valcamonica al lago dell'Aviolo - 1.900 metri - e poi al bivacco Festa al passo Gallinera (2.320 metri) a sorpresa tante persone. Soprattutto giovani.



Cielo limpido, colori e paesaggi da cartolina. Unica nota stonata, i troppi rifiuti cartacei sparsi qua e là lungo i sentieri. Buona educazione, senso civico e prudenza sono i tre elementi che dovrebbero contraddistinguere gli amanti della montagna, altrimenti non servono a nulla le campagne promozionali della Regione come quella approvata nei giorni scorsi dalla Giunta Lombarda.

Sul tavolo ci sono 30mila euro - stanziati su proposta dell'Assessore Antonio Rossi - per l'attuazione di progetti mirati all'innalzamento della qualità dei servizi e all'attrattività delle strutture alpinistiche. Le proposte vanno presentate entro il 20 dicembre soprattutto dai soggetti privati delle province di Brescia, Bergamo, Como, Lecco e Sondrio per promuovere i rifugi e la loro conoscenza a 360 gradi.