Crowdfunding per i borghi d'Italia Si inizia da tre progetti di riqualificazione

25 gennaio 2017 | 18:51
di Andrea Radic
Fu Pulitzer a lanciare il primo crowdfunding quando recuperò in Francia la piattaforma della Statua della Libertà che non era stata inviata a New York. La ricompensa per coloro che contribuirono fu il nome inciso sulla pietra che reggeva la statua. Seguendo quella strada, Assiteca Crowd e l'associazione "I borghi più belli d'Italia" lanciano a loro volta un programma di crowdfunding per portar a termine progetti di valorizzazione del territorio. Alla presentazione a Milano con Fiorello Primi anche i sindaci di San Benedetto Po e Laigueglia e l'amministratore delegato di Assiteca Crowd Massimiliano D'Onofrio.



Si tratta della prima iniziativa di crowdfunding per sostenere i beni culturali e il patrimonio culturale e storico italiano. L'accordo, stipulato anche con la società "Borghi servizi e ambiente" e finalizzato a valorizzare il grande patrimonio storico, artistico e culturale dei piccoli centri italiani attraverso un innovativo strumento di finanziamento. I progetti presentati dai comuni sono stati selezionati sulla base di una serie di parametri di impatto sociale e di comunicazione nazionale e internazionale associabili all'iniziativa di crowdfunding. I primi tre progetti selezionati, che potranno essere sostenuti da oggi sulla piattaforma Assiteca Crowd, riguardano: la riqualificazione del Giardino della Pellerina di Furore (Sa); il progetto Spiagge ricreative di Laigueglia (Sv); il progetto Factory@Polirone di San Benedetto Po (Mn). A seguire, nelle prossime settimane saranno lanciati altre sei progetti.

«Siamo orgogliosi di aver messo in campo i primi progetti concreti di civic crowdfunding - spiega Tommaso D'Onofrio, amministratore delegato di Assiteca Crowd - dedicati alla valorizzazione e alla riqualificazione di tre incantevoli borghi italiani. Nei prossimi mesi aumenteremo i progetti finanziabili sulla nostra piattaforma, consolidando il civic crowdfunding come strumento innovativo per la crescita delle comunità e valorizzazione del territorio».

«Quelli presentati oggi sono interventi miranti e concreti per non disperdere le enormi potenzialità architettoniche, paesaggistiche e storico-culturali dei nostri borghi - aggiunge Fiorello Primi, presidente dell'associazione I borghi più belli d'Italia - che possono migliorare la qualità di vita dei residenti e dare nuovo impulso all'offerta turistica. La partnership con Assiteca Crowd va esattamente in questa direzione poichè concretizza, attraverso l'innovativo strumento del civic crowdfunding, importanti opere di riqualificazione territoriale. Intendiamo inoltre proseguire su questa strada cercando di creare opportunità di sostegno anche a progetti relativi ai nostri Borghi colpiti dal sisma».

Molto soddisfatti anche i Sindaci dei tre Comuni coinvolti, che hanno accolto con grande entusiasmo le opportunità di questo innovativo strumento di finanziamento che consente loro di avere accesso a fondi altrimenti difficilmente reperibili. «Abbiamo ereditato dai minaci - ha commentato il sindaco di San Benedetto Po - l'arte di accogliere pellegrini e visitatori in questa ex infermeria monastica dove trovavano rifugio i bisognosi di cura. Come sindaco rappresento una comunità di 7mila abitanti colpita dal terremoto che causò 10 milioni di danni, ma in un anno e mezzo siamo riusciti a riaprire al pubblico il complesso monastico, ma non l'infermeria monastica che era destinata ad accoglienza a basso costo. Regione Lombardia ha finanziato il recupero post terremoto per due milioni di euro, ma non sono sufficienti. Vogliamo aumentare l'offerta di ospitalità aggiungendo un ristorante e sale per attività di convegno. Ma anche farlo diventare un luogo per il territorio e per i sanbenedettini per fare numerose attività, anche legate al reinserimento di persone disabili con difficoltà».

I TRE PROGETTI NEL DETTAGLIO



La riqualificazione del Giardino della Pellerina di Furore (Sa)
Furore è un comune di 800 abitanti arroccato sugli splendidi dirupi fra Conca dei Marini e Praiano che sormontano la costiera amalfitana, inserita dall'Unesco tra i patrimoni mondiali dell'Umanità. Il progetto prevede la realizzazione di un giardino mitologico-allusivo, in cui alle piante più rappresentative del Mediterrano saranno associati personaggi, miti, leggende e storie del mondo classico greco-romano, collegate all'idea dell'amore, della fertilità, della vita e della fortuna. Il risultato sarà un innovativo Parco diviso in sette aree con ventuno stazioni di sosta e di ascolto, finalizzate a facilitare il visitatore nella fruizione di questo patrimonio vegetale e mitologico.



Progetto Spiagge ricreative di Laigueglia (Sv)
Laigueglia è un piccolo borgo che si estende sulla Riviera Ligure di Ponente, circondato dai comuni di Alassio e Andora, che passa dai circa 1.800 residenti invernali ai 20mila nel periodo di maggior afflusso turistico. Il progetto consiste nella riqualificazione ed ampliamento del parco giochi per bambini posto sull'arenile davanti a Piazza Garibaldi ed in fregio al Molo Centrale del Borgo. La struttura si prefigge di realizzare un'area dove i bambini possano trascorrere in sicurezza il tempo divertendosi e godendo del favorevole clima sia nel periodo estivo sia in quello invernale, e dove residenti e turisti possano ammirare le peculiarità dell'antico Borgo marinaro.



Progetto Factory@Polirone di San Benedetto Po (Mn)
San Benedetto Po, borgo con oltre mille anni di storia situato a pochi chilometri da Mantova inserito nel 2012 tra i 21 Comuni Gioiello d'Italia e nel 2013 da Europa Nostra tra uno dei 7 siti più a rischio in Europa. Il borgo, la cui storia è legata al monastero benedettino fondato nel 1007 da Tedaldo di Canossa, ha subito notevoli danni a causa del terremoto del 2012. Il sisma infatti ha lesionato gravemente le parti alte del complesso monastico per le quali è in corso un intervento di recupero e messa in sicurezza. Il progetto Factory@Polirone si pone come obiettivo la riqualificazione e ridefinizione degli usi dell'infermeria monastica cinquecentesca, edificio strutturato su tre piani, di cui il piano terra adibito a cantina (oggi sede museale), mentre il primo e il secondo piano ristrutturati tra il 2000 e il 2004 e caratterizzati da una ventina di stanze e dal maestoso corridoio centrale per complessivi 1.500 metri quadrati.

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