Dipendente non vaccinato? Pugliese (Conad): «In aspettativa non retribuita»

L'ad di Conad, Francesco Pugliese, ha affrontato il tema del green pass e dell'obbligo vaccinale nei punti vendita della grande distribuzione. E sui social sono scattati gli appelli al boicottaggio dell'insegna

08 settembre 2021 | 12:12

Con il green pass che tenta di farsi strada in sempre più settori economici, a partire da quelli maggiormente a contatto con il pubblico come bar e ristoranti, anche la grande distribuzione comincia a parlarne. A dare il via alla discussione è stato Francesco Pugliese, ad di Conad: «Io sono molto d’accordo con il green pass. Non capisco per quale motivo io che sono vaccinato devo avere questa attenzione e poi devo invece correre il rischio di andare in un supermercato con il dipendente che non può essere vaccinato».

 

Contraddizioni da sanare

Una contraddizione fra le tante emerse nel corso di questi ultimi mesi in cui la certificazione verde viene sempre più richiesta per accedere a servizi e attività come bar, ristoranti, piscine, palestre, mezzi di trasporto a lunga percorrenza, ecc. Ma non nei punti vendita della grande distribuzione. Attività essenziali, aperte anche durante le fasi più dure della pandemia, i supermercati rischiano di trasformarsi nell’unico luogo franco dell’industria di distribuzione alimentare. E se il green pass è lungi dal venir richiesto per l’accesso a questi esercizi, dato appunto il loro carattere di essenzialità per la popolazione, sembra farsi più largo la possibilità che siano i dipendenti delle insegne a certificare il proprio status sanitario.

 

 

Francesco Pugliese (Conad): «Per i dipendenti che non si vaccinano, aspettativa non retribuita»

E per chi si rifiutasse? «Se i dipendenti non si vogliono vaccinare credo che la via più giusta sia quella di andare in aspettativa non retribuita», ha risposto Pugliese, ospite del programma Quarta Repubblica su Rete 4. Parole che non sono passate inosservate e, soprattutto sui social, hanno dato via a un tam tam mediatico con diversi utenti che su Twitter hanno lanciato hashtag a favore del boicottaggio della prima catena della grande distribuzione italiana che a Bologna si prepara ad aprire un nuovo punto vendita. Inaugurazione che, si spera, non sia l'occasione per proteste violente aizzate dai soliti leoni da tastiera.

 

Il Governo cerca la quadra sull'estensione dell'obbligo di green pass

Polemiche che dovrebbero spegnersi nel momento in cui il Governo troverà la quadra per estendere il green pass al settore della pubblica amministrazione e quello privato (a partire dalle categorie più a stretto contatto con il pubblico). Un progetto annunciato dal presidente del Consiglio Mario Draghi che, tuttavia, deve scontare gli ostacoli posti sul cammino dalla Lega di Matteo Salvini, peraltro partner di maggioranza. Durante la discussione alla Camera per la conversione in legge del decreto del 6 agosto che introduceva l’obbligo di green pass per una platea estesa di attività, il Carroccio ha prima ritirato i propri emendamenti contrari per poi rimangiarsi la parola e votare quelli di Fratelli d’Italia che proponevano la soppressione della certificazione verde. Uno strappo che ora rischia di allungare l’iter di approvazione del nuovo decreto.

 

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Alberto Lupini


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