Il format “La Cucina di Longino” parte con il Balsamico di Modena Bonini

Longino & Cardenal valorizza il tema della cultura del cibo attraverso collezioni video per condividere la conoscenza delle materie prime. In collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo

25 marzo 2022 | 18:14

Parte la terza stagione de La Cucina di Longino, format nato due anni fa per valorizzare il tema della cultura del cibo attraverso collezioni video, per condividere la conoscenza delle materie prime rare e preziose selezionate da Longino & Cardenal. La nuova serie di video, realizzati per il pubblico di professionisti e appassionati, raggiunge un nuovo livello e mette al centro la materia prima, raccontata dai produttori e arricchita da contenuti di approfondimento curati dall'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Cn).

Formazione e informazione

La Phygital Food Academy di Longino, per il primo episodio composto da due video, ha scelto Bonini, azienda italiana che dal 2004, seguendo esclusivamente la tradizione modenese, realizza un Aceto Balsamico Tradizionale di Modena Dop. La storia dell’azienda, i processi produttivi distintivi, le curiosità e gli aneddoti personali sono al centro del primo video, dove è lo stesso produttore a raccontarsi, accogliendo il pubblico “in casa” e dando così un volto alle persone che, con il loro lavoro, creano valore e cultura attraverso il cibo. Nel secondo video, realizzato in collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, di cui Longino & Cardenal è socio sostenitore, Maria Piochi, ricercatrice di scienze e tecnologie alimentari e vicedirettore del Laboratorio di Analisi sensoriale, spiega i processi chimici che caratterizzano il prodotto e conferiscono veridicità ai contenuti del primo video.

Metodo tradizionale

Nata dalla passione di Fabio Massimo Bonini per l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, Bonini utilizza il metodo tradizionale, dagli ingredienti - il mosto cotto d’uva Trebbiano proveniente dalla provincia di Modena - alle botti - di almeno cinque legni diversi - fino al metodo di invecchiamento - la pazienza - che permette di ottenere dopo 12 o 25 anni un prodotto straordinario a livello visivo, olfattivo e gustativo.

Artigianalità pura

Basti pensare che da 100 kg di uva, dopo 25 anni si ottiene un solo litro di aceto balsamico. Nessun macchinario fa parte del processo produttivo, è solo l’artigianalità a dare il via a una serie di fenomeni dal punto di vista chimico-fisico che incidono su colore, aroma e flavour e che dipendono dalla materia prima di origine, dalla tipologia di legno delle botti e dalla loro dimensione, sempre più piccola a ogni travaso e dal tempo. È la combinazione di tutti questi elementi che conferisce all’Aceto Balsamico Tradizionale di Bonini la sua straordinaria complessità, materia prima rara e preziosa per la cucina.

 

www.lacucinadilongino.it
www.balsamicobonini.it
www.longino.it

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Alberto Lupini


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