Green pass e montagna, obbligo sugli impianti di risalita sciistici

La conversione in legge del decreto emanato dal Governo il 5 agosto porta con sé alcune novità. Cambia la durata dei test molecolari (72 ore). Vengono confermate le regole per i trasporti a lunga percorrenza

22 settembre 2021 | 15:58

Con 335 sì, 51 no e 3 astenuti la Camera ha dato il via libera alla conversione in legge del decreto green pass. Si tratta del testo licenziato dal Governo guidato da Mario Draghi il 5 agosto che estendeva l’utilizzo del green pass ai trasporti a lunga percorrenza, alle scuole e alle università e che si è arricchito di alcuni nuovi capitoli nel percorso legislativo. Su tutti, la durata dei tamponi molecolari e l’obbligo della certificazione verde per gli impianti sciistici di risalita.

 

Funivie, cabinovie e seggiovie: obbligo di green pass sugli impianti di risalita sciistici

In prospettiva, quindi con visione sulla prossima stagione sciistica, la novità principale riguarda gli impianti di risalita il cui utilizzo sarà sottoposto all’obbligo di green pass. Fra le infrastrutture coinvolte ci sono «funivie, cabinovie e seggiovie, qualora utilizzate con la chiusura delle cupole paravento, con finalità turistico-commerciale e anche ove ubicate in comprensori sciistici, senza limitazioni alla vendita dei titoli di viaggio». Una buona notizia per la montagna che lo scorso anno, dopo diversi annunci e rinvii, è stata costretta ad alzare bandiera bianca di fronte alle regole anti-contagio che, di fatto, hanno azzerato l’indotto turistico invernale.

 

 

Tamponi molecolari, ora durano 72 ore

L’altra grande aggiunta alla conversione in legge del decreto riguarda la durata dei tamponi. Essenziale strumento per attestare il proprio status sanitario, soprattutto in vista dell’entrata in vigore del green pass per accedere ai luoghi di lavoro dal 15 ottobre, il loro risultato varrà per un periodo più lungo. Almeno per quanto concerne i tamponi molecolari: 72 ore. Rimane a 40 ore la validità per i test rapidi antigenici.

 

Lavoratori delle mense, pass per lavorare a scuola

Sempre nel testo votato dalla Camera è stata inserita anche la norma che prevede l’obbligo di vaccinazione per tutti i dipendenti delle Rsa che scatterà il 10 ottobre e l’obbligo di green pass per chiunque, esterno alla struttura, voglia entrare nelle residenze per anziani e nei plessi scolastici. Un provvedimento che tocca da vicino, per esempio, gli operatori della ristorazione collettiva.

 

Dad solo in zona rossa. All'università sempre con la mascherina

Infine, scuola e università. Per la prima, la novità riguarda la Dad (didattica a distanza) che ora scatta solo nelle zone rosse e in circostanze di eccezionale necessità dovute all’insorgenza di eventuali focolai». Per l’università, invece, viene confermato l’obbligo di mascherina anche se durante le attività didattiche partecipano studenti tutti vaccinati o guariti dal Covid.

 

Confermate le norme sui trasporti a lunga percorrenza

Rimangono poi confermate le norme che riguardano il trasporto a lunga percorrenza come navi, aerei e treni. In tutti i casi è necessario che il passeggero sia munito di green pass per salire a bordo. L'unica differenza riguarda il modo in cui avvengono i controlli: prima di salire a bordo per traghetti e voli nazionali; già saliti a bordo per i treni ad alta velocità.

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Alberto Lupini


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