Listeriosi, è ancora allarme Primo contagio fuori dalla Spagna

La vittima è un turista britannico, rientrato da pochi giorni da un viaggio in Andalusia. Centinaia, ormai, i casi conclamati. Tra le persone coinvolte ci sono anche 34 donne incinte. Allerta anche per i turisti italiani . Il ministero degli Esteri ha diramato una nota per i nostri connazionali all'estero, invitandoli ad «evitare il consumo del prodotto in questione»

27 agosto 2019 | 15:15
Con il primo contagio in Gran Bretagna, l’epidemia di listeriosi in atto in Spagna assume carattere internazionale. Come temevano i medici nei giorni scorsi, tra le persone che hanno contratto il batterio c’è ora anche un turista inglese, che proprio la settimana scorsa è rientrato in patria dopo una vacanza a Siviglia, in Andalusia. All’uomo l’infezione è stata diagnosticata in Francia, dove aveva soggiornato di passaggio, prima del rientro dalle ferie. Proprio in Francia l’uomo è stato ricoverato per qualche giorno, prima di essere dimesso.

Carne trita di maiale

La preoccupazione, dunque, sale non soltanto in Spagna, dove sono già stati accertati centinaia di casi (tra questi, si registra anche il decesso di un’anziana 90enne), ma anche all’estero. L’origine del focolaio è stato individuato in alcune partite di “carne mechada” (carne trita di maiale) vendute nel Paese iberico, che sono state immediatamente rimosse dal mercato. Il batterio era però già partito e adesso sembra che abbia contagiato anche 34 donne incinte.

L’unica buona notizia, al momento, riguarda il rallentamento del numero dei contagi, che cresce molto meno rispetto alla scorsa settimana. Sul caso è intervenuto anche il nostro Ministero degli Esteri, che ha diffuso una nota destinata ai turisti italiani in vacanza in Spagna nella quale consiglia di «evitare il consumo del prodotto in questione e di applicare le norme di igiene previste per tutte le tossinfezioni alimentari: cottura completa dei cibi, lavaggio scrupoloso delle verdure prima dell’uso, separazione delle carni crude dalle verdure e dai cibi cotti e pronti al consumo. Qualora, durante o a seguito di un viaggio in Spagna, si manifestassero per più giorni i sintomi dell’infezione si raccomanda di rivolgersi ad una struttura medica e di richiedere la diagnosi di listeria attraverso le analisi del sangue».

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Alberto Lupini


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