La Lomellina punta sui giovani Bandi per agevolare nuove imprese

La Lomellina, terra di riso in provincia di Pavia, guarda oltre, con un occhio di riguardo ad altre grandi peculiarità gastronomiche del territorio come oche e lumache

04 settembre 2019 | 10:01
di Stefano Calvi
E lo fa partendo dalle radici contadine, per modellare il futuro sui temi dell’eccellenza produttiva e della sostenibilità. È molto più di un “messaggio” quello che Gal Risorsa Lomellina rivolge ai giovani: sul tavolo non c’è una vuota esortazione alla riscoperta di attività profondamente legate alla tradizione, quali l’agricoltura e l’allevamento, ma strumenti economici e formativi per raccogliere le tante opportunità offerte dal settore primario. Quindi attenzione anche al mondo degli allevamenti delle oche e delle lumache, di cui la Lomellina è una “capitale” da sempre.

Risaie in Lomellina

Questi i contorni del bando per l’insediamento di nuove imprese agricole, grazie al quale è possibile ricevere un premio dell’importo di 20.000 euro. Si tratta di una delle tante misure che il GAL, nel solco del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, sta mettendo in campo per veicolare la crescita del territorio.

«Siamo vicini ai nostri giovani - spiega Luca Sormani, direttore generale di GAL Risorsa Lomellina - e vogliamo dimostrarlo con i fatti, attraverso iniziative tangibili e di prospettiva. Nello specifico di questo bando, abbiamo previsto incentivi importanti per far sì che le nuove generazioni si affaccino a un settore strategico qual è quello agricolo».

Luca Sormani

La scadenza è fissata alle ore 12 di venerdì 6 settembre. Per partecipare sono richiesti il fascicolo aziendale e un’idea di progetto, quindi la preparazione dei documenti non comporta tempi di elaborazione particolarmente lunghi (in ogni caso, nei prossimi mesi saranno pubblicati bandi analoghi per caratteristiche e finalità). Possono usufruirne i giovani agricoltori dai 18 ai 39 anni compiuti, titolari di un’impresa individuale o legali rappresentanti di una società, che abbiano avviato l’attività non più di dodici mesi prima dell’invio della domanda. L’azienda, inoltre, deve avere la sede o almeno la metà della superficie agricola utilizzata all’interno dell’ambito territoriale del Gal.

Scendendo nel dettaglio dei punteggi previsti per i singoli elementi di valutazione dei progetti, particolare riguardo è riservato agli investimenti sulle pratiche agronomiche innovative e agli interventi che riducono l’impatto sull’ambiente, ma soprattutto ai comparti tradizionali come la risicoltura o l’allevamento di oche e di lumache.

Per informazioni: www.galrisorsalomellina.it

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