Michelin & TripAdvisor, è allarme Un ristoratore: «Distorta la realtà»

Sulla partnership stipulata dalla Guida e dal Gufo è intervenuto Federico Benedetto, di Consulenze Ristorazione che ha duramente attaccato la novità preoccupato per la sorte dei ristoranti medi . Una posizione che come Italia a Tavola abbiamo a più riprese ribadito con forza auspicando un’inversione di rotta

05 dicembre 2019 | 12:49
Nel mondo della ristorazione ha fatto scalpore la notizia della partnership ufficiale tra Michelin e TripAdvisor annunciata pochi giorni fa. Il fatto che una Guida di quella portata si unisca ad un portale dove tutti - ma proprio tutti - possono assegnare le proprie “stelle” ai ristoranti con tutte le conseguenze del caso non solo mette a rischio ulteriormente la sorte dei locali, ma segna anche un declino annunciato della “Rossa”.


La partnership crea ancora più disinformazione nel mondo della ristorazione

Sul tema, del quale abbiamo dato notizia nei giorni scorsi, è intervenuto anche Federico Benedetto di Consulenze Ristorazione, con una lunga esperienza nel mondo dei ristoranti, anche stellati. Una posizione la sua decisamente contraria a questa partnership.

Di seguito il suo commento che abbiamo ricevuto e che pubblichiamo, condividendone la sostanza


Ho lavorato in ristoranti stellati dalla guida Rossa per un totale di 10 stelle e in realtà rispetto moltissimo la tecnica e la professionalità degli operatori che lavorano in ambienti di questo tipo. Il problema però è la strumentalizzazione manipolatoria di molte guide e delle televisioni che premiano chef superstars ed una ristorazione economicamente fallimentare.

Saprete molto probabilmente infatti che la maggior parte dei ristoranti di un certo livello va in pari o addirittura in perdita ed esiste solamente grazie al supporto di altre aziende o attività complementari.
Il rischio è che questa nuova collaborazione potrebbe alimentare ancora di più la distorsione della realtà andando a danneggiare i ristoratori.

Clark Scott, membro del comitato esecutivo del gruppo Michelin sostiene: «Con la nostra esperienza di più di 120 anni nella redazione di guide, che propone raccomandazioni basate sul giudizio di ispettori indipendenti ed esperti, questa partnership strategica tra Michelin e TripAdvisor offrirà una visibilità senza precedenti agli stabilimenti elencati nella guida Michelin in giro per il mondo». O ancora: «Combinando i criteri di selezione della Guida Michelin con la piattaforma di TripAdvisor, saremo in grado di rendere le selezioni della guida accessibili ad un numero più ampio di commensali in tutto il mondo».

TripAdvisor ancora una volta mette benzina sul fuoco e continua ad essere una delle piattaforme più discusse sul mercato: se già prima era discutibile il fatto che i ristoranti visibili fossero quelli effettivamente premiati dagli utenti, il pericolo concreto è che la piattaforma possa promuovere e dare visibilità a ristoranti appartenenti alla guida Michelin, a discapito degli altri, e alimentando ancora una volta una distorsione della realtà.

In poche parole il trend che si sta sviluppando è quello di incentivare i consumatori, ma di conseguenza anche i ristoratori a condurre il proprio locale secondo un modello gestionale fallimentare e complicato che obbliga i ristoratori a vivere uno stile di vita ancora più frenetico.

 Siamo stufi di assistere a scenari di ristoranti orientati ad una gestione fallimentare e vogliamo riportare il focus sugli elementi realmente responsabili del successo di un locale. Sembra che il successo possa arrivare solamente offrendo un servizio complesso e tecnico e che bisogni essere delle super stars ed avere necessariamente notorietà per riuscire nei nostri intenti.

In realtà un locale giusto è semplicemente il più adatto alle esigenze del suo target di riferimento, quello che asseconda al meglio i desideri della clientela, ottimizzando costi gestionali e profitti. Per questo abbiamo deciso di aiutare i ristoratori in un processo di crescita focalizzandoci sull’ottimizzazione dei guadagni, non su una sterile lotta alla fama e alla notorietà.

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Alberto Lupini


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