Ognissanti, il maltempo frena il turismo Solo a Milano ricavi in crescita del 4%

Avrebbe dovuto essere un “ponte” prolifico per il turismo quello di Ognissanti vista la possibilità di stare fuori casa quattro giorni, ma le condizioni meteo disastrose hanno ribaltato le previsioni . A dirlo è un’indagine flash di Confindustria Alberghi che rivela numeri non confortanti soprattutto nelle città d'arte

31 ottobre 2018 | 10:20
Le stime dei giorni scorsi parlavano di oltre 7 milioni di italiani in partenza per i primi 4 giorni di novembre con aumenti anche discreti sullo stesso periodo dell’anno scorso e la possibilità di rimediare ad un’estate non del tutto soddisfacente. Ma i nubifragi di questi giorni, le previsioni non promettenti e i danni ingenti causati soprattutto in diverse località turistiche hanno costretto gli italiani a cambiare i loro piani.



Le città d’arte, meta tra le preferite per questo tipo di mini-vacanze pur registrando segnali positivi, non raggiungono pienamente i risultati attesi. Roma per prima vede una flessione della domanda turistica che si riflette sul dato dell’occupazione delle camere. L’aumento della clientela straniera, rappresentata in maggior parte da turisti provenienti da Spagna e Usa, non riesce a compensare il calo degli italiani.

Va leggermente meglio a Firenze, con un tasso di occupazione che aumenta tra l’1 e il 2% e un ricavo medio per camera in crescita del 3-4%, registra un lieve ma modesto miglioramento rispetto al confronto con il dato della festività del 2017.
 
In controtendenza Milano che ormai indossa le vesti di una città turistica, continua ad attrarre viaggiatori sia italiani che internazionali. Il capoluogo lombardo, con un tasso di occupazione in crescita del 3% e un ricavo medio per camera in aumento del 4% rispetto allo scorso anno, vedrà innalzato il valore del PevPar degli hotel statunitensi, francesi, tedeschi e inglesi saranno i turisti che più di tutti visiteranno luoghi, mostre, monumenti e vie dello shopping della città.


Giorgio Palmucci

«Sul fronte delle prenotazioni sembra non essere stato sufficiente un calendario favorevole per ottenere buoni risultati - dichiara Giorgio Palmucci, presidente di Associazione italiana Confindustria Alberghi - il mal tempo di questi giorni ha certamente condizionato l’andamento delle prenotazioni per il ponte. Una battuta di arresto per il settore, ma speriamo di ricominciare subito a correre grazie a chi ha voglia di visitare l’Italia in modalità “last second”».

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Alberto Lupini


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