Parte il rilancio dell’enoturismo Approvate le linee guida della riforma

Per l’enoturismo, più che una notizia è una vera e propria svolta: la Conferenza Stato-Regioni ha approvato la bozza del decreto attuativo destinato a riordinare il comparto, come previsto dalla Legge di Bilancio . Riconosciute importanza e dignità alle attività che operano nel settore. Soddisfatti i produttori

09 marzo 2019 | 10:31
Per la prima volta, Governo e Parlamento hanno messo nero su bianco l’importanza dell’attività dei produttori vitivinicoli, legata al turismo. D’ora in poi, tutte le attività turistiche e culturali svolte all’interno delle cantine italiane potranno essere svolte in maniera legittima e con i giusti riconoscimenti. Il turismo, dunque, come ulteriore opportunità per i produttori e, in generale, per il territorio e per l’intero comparto dell’agroalimentare: è questo l’obiettivo per il quale gli addetti ai lavori si battevano da tempo.



«Si tratta - ha detto Leonardo Di Gioia, assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia e Coordinatore della Commissione Agricoltura della Conferenza delle Regioni - di prescrizioni che aiuteranno l'attività enoturistica nel garantire soprattutto sicuri standard di qualità, a partire dai requisiti per l'esercizio. Si intende così promuovere, in particolare, le produzioni vitivinicole del territorio. La conoscenza del vino e, quindi, delle indicazioni geografiche (Dop, Igp, Stg), permetterà agli utenti di vivere esperienze coinvolgenti che si svilupperanno nei vari territori rurali favorendo le visite guidate ai vigneti, alle cantine, valorizzando la storia e la cultura del vino. Il tutto si abbinerà con le altre peculiarità del territorio, favorendo i prodotti agroalimentari trasformati o prodotti dalle stesse aziende».

Nella bozza del decreto, che per avere attuazione dovrà essere firmato dal ministro Gian Marco Centinaio, sono previsti requisiti e standard minimi, come un sito web e del materiale informativo dell'azienda e delle attrazioni turistiche presenti nel territorio, con l’obiettivo di rendere l'enoturismo un sistema integrato.

«Le Regioni - ha aggiunto Di Gioia - avranno il compito di vigilare e controllare l'osservanza delle Linee guida e potranno attivare anche dei corsi di formazione per aziende e addetti. Nel contempo, si potranno integrare altri indirizzi di sviluppo e miglioramento della qualità dei servizi offerti. Queste Linee guida sono una risposta positiva attesa da tutti gli operatori e addetti del settore».

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Alberto Lupini


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