Le perle della provincia di Belluno si valorizzano con il progetto Score
24 agosto 2015 | 09:39
di Clara Mennella
Abbiamo incontrato due personaggi chiave impegnati su questi obiettivi che sono Sabrina Bellumat, vicesindaco di Feltre (Bl), e Giuliano Vantaggi, consulente marketing di Veneto Agricoltura. La provincia di Belluno con l’Alpago, il Feltrino, la foresta del Cansiglio e la Val Belluna conservano una straordinaria biodiversità agricola con un ricco paniere di prodotti tipici sui quali spiccano il Miele delle Dolomiti Dop, il formaggio Piave Dop e il Fagiolo di Lamon Igp.
«Belluno e la sua provincia sono uno scrigno di tesori d’arte, dovuti anche all’influenza veneziana - ci racconta Giuliano Vantaggi - Ville, musei e chiese ben conservati e visitabili sono una grande risorsa che si unisce agli altri tre punti chiave dell’offerta che sono lo sport, l’enogastronomia e il turismo rurale. Lo sport si declina prevalentemente outdoor con il canyoning, il rafting, il parapendio del quale avremo i Mondiali nel 2017 e la mountain bike con gli europei di luglio. Per quanto riguarda l’elevata qualità della ristorazione, voglio ricordare che nella provincia di Belluno ci sono 10 ristoranti stellati, più che in ogni altra provincia italiana».
I luoghi imperdibili della città sono la Piazza del Duomo, il Museo Civico, il Seminario Gregoriano, la Piazza dei Martiri e la Chiesa di Santo Stefano, in Alpago si consiglia una visita alla casa museo dell’Alchimista, anche per il bel tragitto panoramico.
Feltre invece è stata riconosciuta città Storica e d’Arte e, come ci racconta Sabrina Bellumat: «È giustamente considerata la porta verso le Dolomiti, Patrimonio Unesco. Da qui si può partire per tantissimi itinerari, ma anche rimanere in città è un’esperienza indimenticabile. Feltre è divisa in due zone, la città bassa è quella con più vocazione commerciale, mentre nella parte alta si trova la Cittadella Storica con un’incredibile concentrazione di luoghi di interesse; la piazza Maggiore con il Municipio dove lavorò Goldoni, la Sala degli Stemmi, il Teatro della Sena, chiamato La piccola Fenice, il Museo Civico, il Museo Diocesano e la galleria d’Arte Moderna Carlo Rizzarda».
Inoltre a Feltre si verrà sorpresi dall’area archeologica che si estende per mille mq al di sotto del Duomo; tutta restaurata e visitabile mostra la fase più antica della città, quella romana e preromana. Per quanto riguarda i dintorni, Feltre offre emozioni davvero per tutti i gusti, valgono il viaggio sicuramente la Basilica-Santuario dei Ss. Vittore e Corona ad Anzù, il Castello di Zumelle, la Birreria Pedavena più grande d’Italia e la cittadina di Mei Bandiera Arancione del Tci, con tappa gastronomica obbligata all’Antica locanda Al Cappello.
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Alberto Lupini