Plastica, la petizione di Greenpeace fa cedere Coca Cola e PepsiCo

Dopo la petizione lanciata dall’associazione ecologista, sottoscritta da oltre tre milioni di persone, le due multinazionali hanno fatto sapere di voler lasciare l’Associazione Industriale della Plastica Usa

05 agosto 2019 | 17:00
Per gli ecologisti è una vittoria importante: la campagna di sensibilizzazione sull’inquinamento causato dall’utilizzo della plastica, attraverso la quale Greenpeace ha raccolto oltre tre milioni di firme, ha convinto i giganti del settore delle bevande Coca-Cola e PepsiCo a ritirarsi dalla Plastics Industry Association, l’associazione di categoria più importante degli Stati Uniti, che negli ultimi mesi si è opposta ai divieti sulla plastica monouso già introdotti in alcuni Stati americani.

Un'iniziativa di Greepeace contro la plastica in mare

La decisione è stata comunicata dalle stesse aziende a Greenpeace: «Coca-Cola e PepsiCo - ha detto John Hocevar, Direttore della campagna Oceani di Greenpeace - si sono finalmente accorte di non poter affermare pubblicamente di voler porre fine all’inquinamento da plastica e al contempo sostenere economicamente una associazione che esercita pressioni per mantenere inalterata la nostra dipendenza dalla plastica usa e getta. Questa decisione rappresenta una vittoria per circa tre milioni di persone che in tutto il mondo hanno sottoscritto la nostra petizione per chiedere alle multinazionali degli alimenti e delle bevande ogni sforzo per ridurre l’utilizzo di plastica monouso».

Greenpeace da anni sta portando avanti una campagna per chiedere alle grandi aziende di ridurre drasticamente il ricorso alla plastica usa e getta per confezionare i propri prodotti, adottando nuovi sistemi di consegna basati sullo sfuso e sul riutilizzo. Sebbene sia PepsiCo che Coca-Cola abbiano espresso pubblicamente la volontà di ridurre gli impatti derivanti dall’utilizzo di plastica, nessuno dei due ha ancora messo in atto una strategia di riduzione globale della plastica monouso. Non sorprende quindi che le operazioni di pulizia e catalogazione dei rifiuti in plastica condotte nelle spiagge di tutto il mondo nel 2018 abbiano identificato in Coca-Cola e PepsiCo i marchi a cui era possibile ricondurre gran parte dei rifiuti raccolti.

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Alberto Lupini


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