Ponte del 25 aprile, riparte il turismo Oltre 7 milioni di italiani in viaggio

21 aprile 2017 | 12:09
«Gli italiani non rinunciano al piacere del viaggio seppur breve anche a ridosso delle festività pasquali, cogliendo l’occasione del 25 aprile: la ricorrenza della Liberazione che quest’anno cade di martedì, ha invogliato 7 milioni e mezzo di italiani a trascorrere qualche giorno fuori casa, per la maggior parte nel proprio paese privilegiando le località di mare». È il commento del presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, in riferimento ai risultati di un’indagine previsionale sul ponte del 25 aprile.



«L’incremento di un 2,2% rispetto allo scorso anno fa ben sperare sia in termini di movimentazione per il mercato turistico, sia in termini di prospettiva per l’imminente ponte del 1 maggio. L’auspicio è - conclude Bocca - che gli italiani stiano riacquistando lentamente e con un po’ di fatica quella fiducia messa a dura prova dal perdurare della crisi, e che non intendano rinunciare oltremodo ad un bene primario quale è ormai la vacanza. Chi opera nel settore ha piena consapevolezza di quanto sia importante che governo e istituzioni offrano al comparto tutto il supporto necessario affinché il trend positivo non subisca flessioni».

L’indagine, che riguarda tutti i tipi di vacanza, non solo quella in albergo, è stata effettuata dall’Istituto Acs Marketing Solutions dal 10 al 14 aprile intervistando con sistema Cati un campione di 3mila italiani maggiorenni rappresentativo di oltre 50 milioni di connazionali, che è stato interpellato anche in merito alle vacanze dei minorenni.



Saranno 7 milioni e 514mila gli italiani, tra maggiorenni e minorenni, che sceglieranno di fare una vacanza durante il ponte del 25 aprile, facendo registrare una crescita del 2,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Raggiunge il 92% la quota di coloro che decideranno di restare in Italia, rispetto all’89,4% del 2016. In lieve calo invece il numero di viaggiatori che sceglieranno località estere come meta della propria vacanza (8% contro il 10% del 2016, rispettivamente pari a 586mila viaggiatori contro 743mila).

La spesa complessiva per ogni membro della famiglia, comprensiva di vitto, alloggio e divertimenti, sarà pari a 309 euro. Il giro di affari previsto sarà pari a circa 2,32 miliardi di euro, contro i 2,30 miliardi del 2016 (+0,9%). Tra coloro che resteranno in Italia, il 39,8% sceglierà il mare, il 23,2% le città d’arte, il 17,3% la montagna; il 3,9% i laghi, il 2,8% le località termali. Tra le strutture ricettive scelte, resta in pole position la casa di parenti ed amici con il 29,4% delle preferenze, subito seguita dall’albergo, con il 24,7%. In coda la casa di proprietà (15%); i bed & Breakfast (11,3%); il residence (2,9%).

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Alberto Lupini


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