Prenotazioni in calo del 10% La Sardegna teme un’estate nera

L’allarme di Federalberghi, che ha lanciato un questionario online tra gli operatori dell’accoglienza. Il rallentamento è avvertito dal 60% degli albergatori. Nel frattempo aumentano i posti letto in vendita online . Confcommercio: «Le istituzioni regionali non fanno abbastanza per promuovere la nostra Isola nel mondo»

02 luglio 2019 | 10:33
Qualcuno l’ha già definita una stagione nera, anche se l’estate è di fatto appena cominciata. Vero è che il calo delle prenotazioni, ad oggi, è in media del 10%. Il turismo in Sardegna sembra dare segni di cedimento, dopo cinque anni di crescita continua. L’allarme arriva da Federalberghi, che nelle scorse settimane ha condotto un questionario online tra gli operatori del settore alberghiero ed extra-alberghiero.

L'Isola della Maddalena in Sardegna

A preoccupare sono proprio i risultati di questa consultazione, da cui emerge che per il 24,2% degli intervistati, il calo dei turisti è del 10% rispetto allo scorso anno. Per un operatore su cinque (il 19,9 %) la diminuzione sarà invece compreso tra il 5% e il 10%. Ad avvertire il calo delle prenotazioni è il 57,5% degli operatori alberghieri e dal 55,1% degli operatori extra-alberghieri (b&b e affittacamere), mentre soltanto il 23,3% degli intervistati registra un trend uguale a quello dello scorso anno. E se al momento le prenotazioni si concentrano prevalentemente a luglio, ad agosto ancora la metà dei posti letto sono liberi.
 
Ma quali sono le cause di questo improvviso declino? Secondo gli operatori, le ragioni sarebbero da ricercare principalmente nelle difficoltà dei collegamenti aerei e marittimi, oltre che alle politiche sul turismo e all’abusivismo e al sommerso. Su quest’ultimo punto la ricerca di Federalberghi sottolinea come Airbnb ad aprile contava già oltre 31 mila posti in vendita, in aumento rispetto agli anni scorsi. Olbia, Alghero e Cagliari le località preferite. «Questo tipo di attività ha detto Paolo Manca, presidente di Federalberghi Sardegna - è diventata una piaga per il sistema economico. Da tempo chiediamo nuove regole per proteggere il settore e che queste regole vengano fatte rispettare. Chiediamo inoltre alla Regione che attui politiche concrete per rilanciare il turismo perché così non si può andare avanti». Secondo Fausto Mura, vice presidente vicario di Confcommercio Sud Sardegna, «le istituzioni regionali non fanno abbastanza per promuovere la nostra Isola nel mondo».

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Alberto Lupini


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