Prodotti d'eccellenza e cuochi stellati al centro dell'11ª edizione di Golosaria
09 novembre 2016 | 09:37
di Andrea Radic
Più loro due, i papillon più conosciuti d'Italia, Marco Gatti e Paolo Massobrio, che per l’occasione hanno presentato la loro guida ristoranti “GattiMassobrio 2017”. Golosaria è una manifestazione particolare, dove spiccano grandi nomi dell'agroalimentare e dell'enogastronomia, da Petra Molino Quaglia alla Liquirizia Amarelli, dai formaggi di Guffanti al cioccolato di Guido Gobino ai cannoli siciliani di Giuseppe Triolo da Trapani, e allo stesso tempo si affermano produttori e artigiani in crescita costante e tutti da scoprire.
Il panettone Infermentum, ad esempio, soffice e di sapore equilibrato viene da Grezzana in provincia di Verona, oppure l'Antica Macelleria Turba di Rivolta d'Adda che produce slinzega di cavallo e filettino di maiale da provare, per citare solo due specialità. A proposito la macelleria è diventata anche ristorante con la giovane e sicura mano dello chef Davide Maloberti. La sua guancia di manzo con salsa tonnata è davvero interessante. Dal Sud il “Nero di Calabria” produce un Capocollo in edizione limitata e una pancetta super da maiali allevati allo stato brado e nutriti solo naturalmente.
Golosaria è questo, suggerimento e consiglio, scoperta e tradizione. Anche la sezione enologica propone piccole cantine e produttori che trovano così spazio e forza per proporsi. Rigida la selezione dei "Top100" vini italiani da parte degli organizzatori, ma gran belle scoperte giustamente premiate. Come il Friularo Classico 2013 cantina Dominio di Bagnoli di Filippo Torsello o la bollicina di montagna azienda agricola Marco Tonini di Isera (Trento). Il pubblico ha affollato anche quest'anno i tre giorni della manifestazione tra assaggi, degustazioni e scoperte.
Marco Gatti, Aimo e Nadia Moroni, e Paolo Massobrio
In attesa delle edizioni di Golosaria, che la prossima settimana approderà a Tokyo per presentare il suo format agli operatori del Sol levante, ci uniamo agli auguri celebrati sul palco milanese per i 70 anni di attività del celebre ristorante Aimo e Nadia. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, ha inviato un messaggio ad Aimo e Nadia Moroni dove dice: «Milano ha ricevuto molto dal vostro lavoro intelligente, fondato sulla spesa quotidiana e poi sull’esecuzione di una cucina che ha conquistato i clienti di tutto il mondo. Avete fatto scuola».© Riproduzione riservata
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Alberto Lupini