Prove d’estate a marzo Ungheresi in spiaggia in Italia

La spesa turistica in arrivo dal Paese in cui (tra l’altro) partirà il Giro d’Italia, ammonta a 150 milioni di euro. Un quarto degli introiti soltanto in Veneto. E le presenze crescono del 4,5% rispetto all’anno scorso

17 febbraio 2020 | 15:03
Il mare d’inverno? Altro che film in bianco e nero, come cantava qualche anno fa Enrico Ruggeri: per gli ungheresi le spiagge deserte d’inizio anno sono sinonimo di vacanza. Quest’anno, come nel 2019, saranno tanti i turisti in arrivo da Budapest e dintorni che si concederanno un soggiorno in media di una settimana sui litorali italiani. Saranno anzi il 4,5% in più secondo l’Agenzia del Turismo, che sarà presente dal 27 febbraio al 1° marzo alla fiera Utazas di Budapest, città da dove il 31 maggio prossimo prenderà il via il 103° Giro d’Italia di ciclismo.

L'inverno porte sulle spiagge italiane i turisti ungheresi

Nel 2019 gli arrivi in Italia dall’Ungheria sono stati oltre 618 mila, dimostrando una tendenza alla crescita del +3,8% rispetto al 2018. Per il 2020 le previsioni indicano una ulteriore crescita dei viaggi verso l’Italia pari al +4,5% sul 2019 e tendenziale nel prossimo quinquennio. Il viaggio legato al prodotto balneare impegna il 30% della spesa dei turisti ungheresi in Italia con circa 45 milioni di euro. Connubio ideale mare&arte: al secondo posto delle preferenze la visita culturale delle città d’arte con il 21,3% del totale. È il Veneto, seguito da Friuli e Lazio, la regione dove si concentrano la spesa e i flussi maggiori degli ungheresi. Anche la Toscana, Emilia-Romagna e Lazio sono in aumento e, con le precedenti, rappresentano il 73,2% delle presenze ungheresi in Italia.

Il desiderio di comodità fa preferire alberghi e villaggi (il 42,7% circa della spesa totale). Seguono le case in affitto con una quota parte del 13% circa e gli agriturismi insieme ai B&B con 8,8% del totale. Sfiora il 5% la spesa per l’ospitalità presso parenti e amici. Il primo trimestre del 2020 fa ben sperare per la stagione estiva. Positivo l’andamento delle vendite dei primi 3 mesi del 2020: il 57% dei tour operator contattati dal monitoraggio Enit in Ungheria ha riscontrato aumenti del +5% rispetto a gennaio-marzo 2019. «Anche il mercato dell’intermediato chiude il 2019 totalmente in positivo per il 100% dei tour operator. Grazie ai vari fam-trip organizzati in Italia i tour operator ungheresi possono offrire a creare pacchetti diversificati verso l’Italia. Questo ha fatto sì che l’anno 2019 ha visto solo aumenti nelle vendite», ha detto il presidente Enit Giorgio Palmucci.

Giorgio Palmucci

«Nel corso del 2020 per l’Italia saranno attive 13 tratte aeree dirette da Budapest, operate da compagnie low cost come Wizzair e Ryanair. In più, sia da Debrecen che da Budapest è previsto un volo su Roma Ciampino. Negli ultimi 6 anni la costa Adriatica (Veneto) e le 2 isole maggiori stanno registrando aumenti continui», ha aggiunto il direttore esecutivo Enit Giovanni Bastianelli.

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Alberto Lupini


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