San Valentino, la cena un “must” Ma anche un piccolo dono è d'obbligo

San Valentino fa rima con cena romantica, ma non a casa di “lui” o di “lei”, bensì al ristorante, in trattoria oppure in pizzeria. A dirlo sono i dati della Fipe che parlano di 5,3 milioni di italiani pronti ad uscire . La cena tuttavia non basta perchè in molti scelgono fiori e cioccolatini come regalo, soprattutto per "lei"

13 febbraio 2018 | 12:21
Numeri che consentono anche evidenziare un aumento del 2% rispetto allo scorso anno per una spesa complessiva che si aggira intorno ai 222 milioni di euro (il 7% in più rispetto al 2017). Per la cena degli innamorati il 52% dei ristoratori prevede di creare menu ad hoc per l'occasione, con un prezzo medio di 42 euro a persona. Non mancano alcune proposte pensate per incentivare le prenotazioni: ad esempio il 17,9% dei ristoratori ha studiato offerte ad hoc per i clienti più fidelizzati, mentre il 7,5% prevede di accogliere gli ospiti con un aperitivo offerto dalla casa, in certi casi accompagnato da un "Bacio", il cioccolatino simbolo degli innamorati per antonomasia.



Possibilità per i ristoratori di mettersi in mostra dando sfogo di tutta la loro creativitò. Il 55,4% del campione studierà infatti piatti evocativi sia nei nomi che negli ingredienti: tra le proposte più gettonate Spritz dell'amore, Risotto Cupido, Cuore croccante di cioccolato e meringa. Il frutto della passione come ingrediente decorativo o alla base di varie portate.

«Non sarà mica la cena, il mio regalo di San Valentino?». I fidanzati hanno ormai capito che portare a cena la propria bella non può bastare, perché il pacchetto regalo da scartare ha sempre il suo fascino. E allora i regali della tradizione sono sempre i più gettonati: i cioccolatini raccolgono il 29% delle preferenze, seguiti dai fiori, che verranno comprati nel 22% dei casi. Solo il 6%, invece si orienterà su un prodotto di gioielleria. Secondo le nostre stime a partire dall’indagine, tra oggi e domani verranno comprati complessivamente 3,7 milioni di scatole di cioccolatini e 2,6 milioni di mazzi di fiori, in particolare rose rosse dal gambo lungo, ma pure tulipani e poi fresie, anemoni.



Anche se, come ogni anno, negozi e ambulanti in regola dovranno scontare la competizione di migliaia di abusivi ed irregolari, soprattutto nelle città turistiche. Un fenomeno particolarmente acuto durante le ricorrenze come San Valentino e la Celebrazione dei defunti. E che è diventato una piaga che fa perdere al commercio al dettaglio regolare di fiori circa 400 milioni di euro l’anno.

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Alberto Lupini


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