Sardegna, ragazzini ripuliscono il mare: «Ci sentiamo come Greta»

Si chiamano Giorgia, Flavia, Eva, Nicola e Nicolò: il più grande ha 14 anni, il più piccolo 11 e sono tutti in vacanza in Sardegna. Nei giorni scorsi questi ragazzini si sono resi protagonisti di una iniziativa encomiabile: per due giorni hanno riportato a galla rifiuti di ogni genere dai fondali del mare al largo di Golfo Aranci, in Sardegna. Bottiglie di plastica, ma anche lattine, occhiali, tubi, barattoli e altri oggetti di plastica e di legno.



Stavano giocando a pochi metri dalla riva, quando hanno notato questi oggetti sul fondo e, per gioco, hanno iniziato a recuperarli, finché la loro azione non è stata notata da una documentarista romana, Chiara Cetorelli, che li ha fotografati. Una di queste immagini è finita in prima pagina sui giornali locali e ora l’impresa di questi ragazzini piemontesi e campani sta facendo il giro d’Italia, tra giornali e web.

«Non c’erano solo le bottiglie - spiega Giorgia Cavallo, una delle giovani attiviste protagoniste della vicenda - c’erano lattine, occhiali, tubi, barattoli, cime consumate dal sale, pezzi di legno rovinati con la vernice, diversi oggetti di plastica. Così abbiamo preso pure quelli e con un po’ di pazienza, sempre divertendoci, abbiamo riportato tutto sul pontile, dove abbiamo smistato i rifiuti nei bidoni della differenziata».

Un po’ come Greta Thunberg, la ragazzina svedese divenuta simbolo dello sviluppo sostenibile, contro l’inquinamento, anche i 5 ragazzi in vacanza in Sardegna, hanno avuto il loro momento di gloria: «Ci sentiamo un po’ come lei - hanno detto - e ci piacerebbe tanto conoscerla».