Sparkle 2020, non sempre i soliti Crescono le bollicine italiane
Il viaggio tra i migliori spumanti italiani parte dal Trentino e arriva in Sicilia. Premi lungo tutta la Penisola, nella guida trionfano anche le bollicine di Abruzzo e Puglia
05 dicembre 2019 | 16:05
di Monica Di Pillo
Tutti i premiati
Nella suggestiva cornice del Westin Excelsior della Roma stile Dolce Vita, è stata ricca di emozioni, tra riconferme e novità, la degustazione che ha accompagnato la consegna delle 5 Sfere di Sparkle 2020, frutto di un lungo lavoro di selezione ideato da Francesco D’Agostino.Non delude le aspettative lo Chardonnay Trento che affina sui lieviti per oltre 10 anni e dà vita a Giulio Ferrari Riserva del Fondatore Extra Brut 2008. Così come conquistano i palati la mineralità e la sapidità del Trento Riserva Madame Martis Brut 2009 di Maso Martis, che coniuga l’eleganza del Pinot Nero con la fragranza dello Chardonnay e la morbidezza del Meunier, in 9 anni di affinamento.
Enrico Marramiero premiato con 5 Sfere
Sempre emozionante lasciarsi sedurre da un calice di Franciacorta Riserva Cuvée Annamaria Clementi Dosage Zéro 2009, di Ca’ del Bosco. Al palato il blend Chardonnay, Pinot Bianco e Pinot Nero affinati per 7 anni, non tradiscono mai l’intenso bouquet olfattivo. Una bella scoperta anche per le 5 vendemmie da sole uve Chardonnay, per il Franciacorta Quinque Extra Brut di Uberti. In un sorso espressione e sintesi, memoria e unicità.Ma è iniziando a scendere lungo il Belpaese che la degustazione diventa più intrigante. Così arrivando in Abruzzo, non si può non lasciarsi sedurre dall’eleganza del fine e persistente perlage che accarezza il palato la sapiente combinazione tra Chardonnay e Pinot nero del Marramiero Brut metodo Classico. Uve selezionate, caratterizzate da diversi stadi di maturazione, che rifermentano e affinano in bottiglia per 36 mesi, regalando un bouquet di profumi fruttati con inequivocabili sentori di crosta di pane.
Edoardo Fraioli
Montepulciano e Pinot nero, provenienti dai vigneti di San Severo (Fg), vinificati in bianco danno poi vita a La Dama Forestiera 2013 di d’Araprì, prodotta nella tipologia ”Nature” e solo in bottiglie Magnum, che si affinano per cinque anni nella cantina pugliese.Il viaggio tra le bollicine 5 Sfere approda infine in Sicilia, dove Carricante e Chardonnay, danno vita a Terre Siciliane Gaudensius Blanc de Blancs Brut di Firriato. Inconfondibile nel Metodo Classico più a sud d’Italia la mineralità dei vigneti dell’Etna.
Ad accompagnare il viaggio più effervescente d’Italia, non solo ostriche e crudità, ma anche i maritozzi gourmet di
Edoardo Fraioli, che nel cuore di Roma a Trastevere ha avviato il suo fiorente concept Maritozzo Rosso, dove gustare oltre 30 diversi tipi di maritozzi salati. Al Westin Excelsior di via Veneto, lo chef ha portato alcune varianti, tra evergreen e new entry: maritozzi con spuma di mortadella e pistacchi, maritozzi cacio e pepe e maritozzi con mousse di baccalà e pomodorini confit.
© Riproduzione riservata
• Leggi CHECK-IN: Ristoranti, Hotel e Viaggi |
• Iscriviti alle newsletter settimanali via mail |
• Abbonati alla rivista cartacea Italia a Tavola |
• Iscriviti alla newsletter su WhatsApp |
• Ricevi le principali news su Telegram |
“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”
Alberto Lupini