Il successo dell’aeroporto di Orio al Serio Oltre 11 milioni di passeggeri nel 2016
30 dicembre 2016 | 12:16
di Roberto Vitali
Il nuovo record è stato festeggiato nell’area check-in dell’aerostazione, con la premiazione di un passeggero, il 29enne milanese Alessandro Galletti, in partenza per Mosca con il volo operato da Pobeda Airlines. Alla cerimonia hanno presenziato Emilio Bellingardi, direttore generale, l’aviation director Giacomo Cattaneo e l’addetto stampa Eugenio Sorrentino.
Eugenio Sorrentino, Alessandro Galletti ed Emilio Bellingardi
Il 2016 è destinato a chiudersi con un consuntivo di 11 milioni e 100mila passeggeri circa, frutto di un incremento pari al 6,9% rispetto al 2015, che rappresenta il più alto trend di crescita a livello nazionale.
«Questo risultato - si legge in un comunicato stampa - si concretizza pochi giorni dopo la consegna a Sacbo, da parte di Enac, della nuova versione del certificato di aeroporto, riferita al Regolamento europeo n. 139 del 2014, che attesta il possesso dei requisiti richiesti dal nuovo modello europeo, ottenuto dall’aeroporto di Bergamo dopo Roma Fiumicino e insieme all’aeroporto di Venezia».
Al nuovo massimo storico nel movimento passeggeri all’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio si associa il dato annuale delle merci aeree, sempre più sostenute dalla crescita dell’e-commerce, il cui quantitativo si attesta a 117mila tonnellate, pure con contestuale diminuzione nei movimenti aerei cargo nell’ordine del 4,9% (corrispondente a 440 voli in meno operati nel corso dell’anno).
Nel 2017 sono programmate 114 destinazioni servite dall’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio, mentre il budget di esercizio prevede un incremento di fatturato nell’ordine del 9% rispetto al 2016, per un totale di oltre 135 milioni, e un margine operativo lordo di oltre 30 milioni. Previsti, inoltre, investimenti per circa 25 milioni, dei quali 5 dedicati alle infrastrutture di volo e 6,4 al completamento del parcheggio P3, la cui capienza passerà da 3mila a 5mila posti auto.
Restano sempre in sospeso - e si spera in via di definizione - gli accordi con i quartieri del capoluogo e i Comuni confinanti con l’aeroporto per il contenimento del numero di voli e dell’impatto acustico e ambientale che i voli provocano.
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Alberto Lupini