Tassa di soggiorno, più controlli Gli albergatori: Sistema da rivedere

Confindustria Alberghi è intervenuta sulla proposta di modifica del Decreto Crescita da parte del viceministro all’Economia Laura Castelli, che ha chiesto di dare il via ad attività sanzionatorie

12 giugno 2019 | 18:53
Il tema è quello dell'imposta di soggiorno, di cui gli albergatori auspicano da sempre l’abolizione. «Sono passati quasi dieci anni dalla prima reintroduzione dell’imposta di soggiorno in Italia - spiega Confindustria Alberghi in una nota - In questi anni più volte siamo intervenuti segnalando criticità e preoccupazioni. In una recente lettera al Ministro Centinaio, ferma restando l’ambizione che questa imposta possa essere abolita, abbiamo sostenuto l’esigenza di una revisione organica della materia».


Gli albergatori di Confindustria auspicano una revisione del sistema

Sulla richiesta del viceministro Castelli di inserire nel Decreto Crescita una norma volta a rendere più stringenti i controlli, Confindustria Alberghi precisa: «Certamente è importante garantire l’adempimento, ma va sottolineato che l’intero sistema delle verifiche, dei controlli e delle sanzioni ha bisogno di essere profondamente rivisto. L’albergatore, oltre ad essere chiamato a svolgere un’attività di riscossione per conto del comune - attività che non viene in alcun modo né riconosciuta né remunerata - è per giunta soggetto ad un sistema sanzionatorio particolarmente afflittivo. Va sottolineato infatti che in quanto agenti contabili, eventuali versamenti errati o mancanti anche solo parziali, si configurano come peculato e quindi perseguibile penalmente, cui si aggiungono le sanzioni amministrative previste dai regolamenti comunali. Un aspetto questo da monitorare ed approfondire anche in considerazione del fatto che il Consiglio di Stato è recentemente intervenuto in un caso evidenziando alcune contraddizioni in merito ai provvedimenti sanzionatori. È quindi importante rivedere il quadro complessivo della materia per garantire l’efficacia del controllo per tutte le tipologie di soggetti tenuti e un sistema sanzionatorio equo».

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Alberto Lupini


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