Tassisti fermi da Roma a Milano Protesta contro la “sanatoria pro Uber”

16 febbraio 2017 | 14:47
Servizio taxi bloccato a Roma e proteste a Torino, Milano e in altre città. La furia è scattata contro quella che i tassisti definiscono la "sanatoria pro Uber", una norma inserita nel maxiemendamento al decreto Milleproroghe in votazione al Senato che proroga a fine anno per il servizio di noleggio con conducente l'entrata in vigore del "divieto di sosta in posteggio di stazionamento su suolo pubblico nei comuni ove sia esercito il servizio di taxi. In detti comuni i veicoli adibiti a servizio di noleggio con conducente possono sostare, a disposizione dell'utenza, esclusivamente all'interno della rimessa". Gli aeroporti della capitale, Fiumicino e Ciampino, sono svuotati di auto bianche.



Presso lo scalo Leonardo da Vinci c'è stata anche una lite tra tassisti ed uno di loro è stato investito; e sempre in mattinata due vigili sono stati investiti da un'auto di un Ncc (Noleggio con conducente). Un presidio di tassisti si è raccolto spontaneamente nei pressi di Palazzo Madama. Il traffico, soprattutto a Roma, è in tilt. Prosegue il presidio anche a Torino. A Milano le organizzazioni sindacali hanno chiesto un incontro urgente con il prefetto. L'Autorità per gli scioperi chiede approfondimenti sulle proteste. «Aspettiamo notizie dell'incontro con il Prefetto - spiegano a Tgcom24 i tassisti - e poi decideremo cosa fare. Ora assicuriamo il servizio a chi ne ha realmente bisogno».



Traffico in tilt intanto nel centro storico della capitale a causa della protesta. Piazza delle Cinque Lune è stata chiusa al traffico così come via Zanardelli da Ponte Umberto I. Chiusa anche piazza di Tor Sanguigna da Santa Maria dell'Anima e Sant'Andrea della Valle da Corso Vittorio Emanuele II.



L'Autorità di garanzia per gli scioperi ha chiesto informazioni urgenti alle Prefetture dei capoluoghi di Regione sulle manifestazioni dei conducenti di taxi in corso da ieri e che «a quanto si apprende da notizie di stampa sarebbero in corso da ieri e che starebbero pregiudicando i diritti dei cittadini utenti. Qualora tali manifestazioni dovessero apparire contrarie alle norme relative all'esercizio del diritto di sciopero (tra l'altro con riguardo al preavviso, la durata, l'informativa all'utenza, la garanzia dei servizi minimi) l'Autorità aprirà un procedimento di valutazione, anche al fine dell'adozione delle relative sanzioni».

«Il Ministro Graziano Delrio si assuma la responsabilità del governo - protesta Nicola Di Giacobbe, di Unica taxi Cgil - la legge 21 si può migliorare ma solo con il consenso delle categorie. Gli impegni presi si rispettano».

foto: Ansa

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Alberto Lupini


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