Troppi clienti e pochi tavolini? Arriva la colazione... cronometrata

Sta facendo discutere la decisione di limitare a mezz'ora il tempo di utilizzo dei tavolini all'aperto presa dalla Cafeteria La Marina di Cadice, in Andalusia. Il motivo della scelta? Far fronte all'enorme afflusso di turisti ed evitare che questi restino seduti per ore

17 agosto 2022 | 15:16
di Paola Scarsi

Contro l'invasione dei turisti, arriva la colazione... a tempo. A Cadice, nel sud della Spagna, fa discutere la scelta di un bar, esattamente il bar-caffetteria La Marina, di limitare a mezz'ora il tempo consentito ai clienti per fare colazione. Una scelta dettata da tanti motivi: la crisi post pandemia, l'enorme attuale afflusso di turisti, il fatto che tanti di loro scelgono il tavolino del bar per leggere interi romanzi.

Colazione a tempo: solo mezz'ora per consumare 

Con l'arrivo della bella stagione, la prima senza restrizioni post-covid, questo è un modo escogitato per recuperare il tempo (e il denaro) perso nei mesi passati senza però intaccare le tasche del consumatore. Non a tutti però è piaciuto. 

«C'erano clienti che si sedevano per fare colazione e restavano lì per tre ore mentre si formava una lunghissima coda di persone in attesa - hanno raccontato al Diario De Cadiz i titolari del locale, noto per la sua location e per i suoi churros - Così, per garantire la possibilità a tutti di avere un tavolo e per approfittare di questa stagione di "vacche grasse" in vista del lungo inverno abbiamo preso questa decisione. Non è una cosa nuova, già lo fanno in altre città, e ora con l'arrivo dell'estate ci siamo visti obbligati a mettere questo limite». 

E cosa pensano i clienti? 

Dalla Cafeteria La Marina hanno fatto sapere che il tempo parte dal momento in cui arriva al tavolo l'ordine e che non cronometreranno al secondo, ma cercheranno di far capire che, una volta finito di consumare, è il caso di alzarsi. 

E i clienti come l'hanno presa? Qualche lamentela c'è stata. «Soprattutto di chi con un caffè e un churro rimaneva tre ore - hanno tagliato corto i proprietari - Però la maggior parte della clientela capisce, soprattutto se viene da altre città turistiche». 

Insomma, il dado è tratto. Di certo però un dubbio sorge: imporre un tempo limitato durante una consumazione rischia di privare di uno degli aspetti principali di chi sceglie di recarsi al bar o in un ristorante, il piacere di godersi il momento. Ai clienti, come sempre, l'ardua sentenza. 

 

 

 

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