Il turismo non passa mai di moda Uno sguardo alle tendenze del 2019

«Non si può fare a meno del rapporto umano e del contatto diretto, ma nemmeno delle nuove e più moderne tecnologie»: così, un operatore riassume la Bit - Borsa internazionale del Turismo

, che si è chiusa a Milano registrando come sempre un'affluenza stellare. Domenica il gran pienone, poi i due giorni successivi spazio soprattutto agli addetti del settore che son tornati al Portello dopo alcune titubanze del passato.



Ci sono stato lunedì. Tre ore per fare una veloce ricognizione fra gli stands. 1.300 gli espositori in rappresentanza di un centinaio di destinazioni nel Belpaese e nel mondo. Le regioni in cui si concentra la spesa dei vacanzieri sono soprattutto Toscana, Veneto, Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Puglia e Sicilia. Una vetrina che, da qualsiasi lato la si voglia guardare, è sempre utile e interessante per capire le tendenze del mercato turistico nel 2019.

È sicuramente presto per fare bilanci, si parla comunque di un aumento del 4% degli arrivi .Previsioni in attesa delle scelte definitive. Un settore, il turismo che meriterebbe maggior attenzione: è il nostro oro blu, fatto di mari e spiagge, montagne, siti Unesco, laghi e un patrimonio enogastronomico che non ha eguali.



E le nuove tendenze internazionali? Si parla anzitutto di viaggi ecosostenibili con le vie del jazz e degli atolli, con mete la Louisiana - riassume il Corrierone - a caccia di musica, o le Maldive per vivere con i pescatori; e ancora, fare trekking fra le brulle montagne e i deserti dell'Uzbekistan scoprendo che Samarcanda non è solo una canzone ma anche una splendida città asiatica. Oppure, per rimanere in casa nostra, scoprire i 281 piccoli Borghi più belli d'Italia. Musei a cielo aperto, sparsi in tutte le regioni: «La bellezza, intesa con Stendhal, come una promessa di felicità», come l'atmosfera che si sprigiona da un paesaggio, dalla sedimentazione dei segni del tempo.

Per informazioni: bit.fieramilano.it