I numeri definitivi sui flussi turistici nella capitale nel corso del 2018 emergono da un’elaborazione condotta da Cst per Assoturismo Confesercenti e sono stati diffusi in occasione della presentazione della 23ª edizione della Borsa delle 100 città d’arte, al via dal 30 maggio a Bologna. Ebbene, Roma si conferma sempre più attrattiva, nonché meta preferita dai turisti che visitano il Belpaese. A fronte dei 15,2 milioni di arrivi, i pernottamenti sono stati 36,6 milioni, per una media di 2,4 notti a visitatore.
Senza sorprese, la maggior parte dei turisti arriva dall’estero, con una crescita, rispetto al passato, di coloro che arrivano dal Sudamerica, probabilmente per effetto dell’attrattività esercitata dal Vaticano. A fare la parte del leone sono comunque i turisti europei, che si attestano al 54%; il rimanente 46% arriva invece da altri continenti: un consistente 22,1% proviene dal Nord America, il 10,8% dal Sud-Est Asiatico, il 6,7% dal Centro e dal Sud America e infine il 6,5% dall’area del medio-oriente. Il trend è positivo e lascia ben sperare anche per l’immediato futuro. Dal 2010 al 2018, le presenze nella capitale sono passate infatti da 26,5 a 36,6 milioni, per una variazione positiva del 38,1%, pari a 10,1 milioni di presenze turistiche annuali in più, sintesi dell’aumento del 43,3% dei visitatori stranieri e del più contenuto +29,8% da parte degli italiani.
Lo stesso studio si è concentrato anche sull’andamento del turismo anche nel resto d’Italia, con risultati confortanti in termini di numeri. Le città d’arte, sempre nel 2018, hanno fatto registrare 44,4 milioni di presenze, con un incremento di 600mila arrivi in più rispetto all’anno precedente, e 113,4 milioni di pernottamenti (contro i 110 del 2017), pari a oltre un quarto di tutte le presenze registrate in Italia (circa 430 milioni).
Positivo anche il bilancio della spesa complessiva, con 15,5 miliardi di euro spesi nelle sole città d’arte, pari all’11% in più rispetto all’anno precedente, con una spesa pro capite media di 129 euro.
