I turisti stranieri amano l'Italia +6,2% di voli in arrivo e +23% nel “lusso”

23 dicembre 2016 | 14:39
di Andrea Radic
Google è la principale fonte di ricerca per chi sceglie il nord, il sud o le isole del Belpaese e la formula più digitata è "Turismo nelle città italiane". Il turista arriva in Italia è molto vario, per professione, età e disponibilità di spesa. La tendenza è confermata anche dai principali operatori turistici che ricevono molte richieste di pacchetti destinazione Italia, le prenotazioni di voli aerei in vista delle vacanze di Natale, sono cresciute del 6,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.



Percentuali messe nero su bianco dal monitoraggio svolto dall’Agenzia nazionale del turismo (Enit) che ha analizzato il flusso turistico dicembrino intervistando pure 149 tour operator del mondo. Così è emerso che la crescita, rispetto allo stesso periodo del 2015, è sia a livello quantitativo sia qualitativo. Crescono le prenotazioni di voli aerei da Spagna (+24%), Stati Uniti (+15%), Paesi Bassi (+14%) Israele (+10%) e Brasile (+9,3). In più il segmento “lusso” in media è aumentato del 23%. In testa ci sono i tedeschi (+62%) e poi gli spagnoli (+60%), gli israeliani (+43%), i russi (+29%) e i francesi (+29%). Ma sono aumentati anche gli inglesi (+27%) e gli americani (+19%). In flessione giapponesi (-6,6%) e brasiliani (-3,3%).

Il commento della presidente di Enit, Evelina Christillin è positivo: «Il quadro del turismo in Italia dipinto dal nostro studio è incoraggiante e nel periodo che va da gennaio a settembre la spesa dei viaggiatori stranieri è cresciuta del 3,7 percento rispetto allo stesso periodo del 2015 (1.059 milioni di euro in più). I maggiori tour operator del mondo ci hanno dichiarato che hanno aumentato le vendite al 36,4% o confermato una tenuta (46,6%) mentre solo il 15% ha lamentato una flessione».



La ricerca denota che su Google i più interessati all'Italia sono tedeschi, americani, inglesi e francesi. Paesi in piena sintonia con la realtà dei numeri visto che sono i quattro mercati che generano le maggiori presenze turistiche in Italia. Infine le città più digitate sono Roma, Venezia, Milano, Firenze e Napoli. Digitate ma anche visitate visto che a Firenze le prenotazioni sono salite (11%) e a Roma, Milano e Venezia, peraltro sedi dei maggiori aeroporti italiani, del 7,8 per cento. Fra le prime 20 più ricercate, comunque, rientrano anche perle come Amalfi e Sorrento.

Per quanto riguarda i capoluoghi di provincia, invece, fra le maggiori crescite percentuale si inseriscono Bari (+45,1%), Cagliari (33,5%), Catania (33,5%) e Verona (32,9%). «Ora bisogna consentire che questi risultati siano spalmati su tutti i mesi dell’anno - aggiunge la presidente Christillin - e l’Enit vuole fare sistema a ogni livello: dal governo alle Regioni perché solo in squadra si vince la sfida globale che ora ci dà dei vantaggi. Siamo percepiti come meta sicura e stiamo guadagnando quote perse dai Paesi del Nord Africa affacciati sul Mediterraneo. Però dobbiamo migliorare la comunicazione sfruttando internet. L’Italia è un vero e proprio museo diffuso e bisogna valorizzare i piccoli borghi; i progetti di cammini come quello della via Francigena; i tesori dei patrimoni dell’Unesco».

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Alberto Lupini


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