Al Cornoler di Torino la regola dei 3 ingredienti
Locale piemontese, cucina contaminata con tradizioni campane, in sala il titolare di origine friulane. Al Cornoler una carta snella e il caffè è preparato con la caffettiera napoletana
26 dicembre 2019 | 12:56
di Piera Genta
Il Cornoler è un piccolo ristorante di famiglia
Al Cornoler non si mangia friuliano, ma troviamo una contaminazione di due cucine, complice lo chef di origine campane, Giovanni Balzo, con esperienze in locali prestigiosi, tra cui il Bistrot Cannavacciuolo. La carta si presenta snella: tre antipasti, tre primi, tre secondi e tre dessert; anche i piatti rispettano la regola dei tre ingredienti.
25 coperti in due salette, tavoli ben distanziati e un divanetto di velluto rosso
Assolutamente da provare la Tarte-tatin di porri (di Cervere) con una quenelle di foie gras e la Pasta mista con ceci e vongole veraci, perfetta nella consistenza della pasta e nel sapore. Molto interessante la carta dei vini con un’ottima selezione di Champagne, di bianchi e rossi non solo piemontesi. Delizioso il tocco finale, il caffè preparato con la caffettiera napoletana! A pranzo è prevista la possibilità di un primo (a scelta) con dolce, acqua e caffè a 20 euro, mentre a cena alla carta i prezzi variano da 14 a 16 euro per gli antipasti ed i primi piatti; 22 a 25 per i secondi e 8 euro per i dolci.
Per informazioni: www.ristorantecornoler.it
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Alberto Lupini