Asiago tra natura, sapori, storia e cultura L’autunno stagione ideale per i piatti tipici

Ci si arriva percorrendo curve e tornanti scoscesi. Ma una volta arrivati ad Asiago (Vi), poco più di mille metri di altitudine, si apre una vasta conca ondulata adagiata sotto cime che arrivano a 2350 metri d’altezza

30 ottobre 2018 | 14:57
di Lina Pison
Questi luoghi sono stati resi celebri dal famoso scrittore Mario Rigoni Stern. I sapori autentici di questa terra riflettono la forte identità dei suoi abitanti che amano raccontare storie come quella dei Cimbri, popolazione proveniente dal Nord Europa che si stabilì nell’Altopiano nei secoli scorsi.



L’autunno è la stagione ideale per assaporare la quiete, dedicarsi all’escursionismo, scoprire la gastronomia e i prodotti del territorio. Le tavole dei ristoranti dell’Altopiano propongono ricette di stagione con funghi, selvaggina, castagne, formaggio di malga e il famoso formaggio Asiago, soppresse, salami, lo speck e la carne secca affumicata e aromatizzata con erbe di montagna.

Non mancano le proposte culinarie con le patate di Rotzo e il sedano di Rubbio. Per non parlare del miele: qui gli apicoltori producono quello di tarassaco, dolcemente amarognolo, il millefiori, dal gusto delicato, e il miele di alta montagna, più scuro e intenso, l’ultima produzione dell’anno. Ci sono poi le caratteristiche e antiche mele e pere della fascia pedemontana tra Lusiana e Conco, le confetture biologiche di frutti di bosco e i distillati di bacche di ginepro e radici alpine.



Alcune proposte per vivere Asiago e l’Altopiano. Al Caseificio Pennar si produce uno dei formaggi più prestigiosi e costosi al mondo: l’Asiago Stravecchio che viene venduto a più di 200 euro al chilogrammo. È l'unico caseificio che paga il latte dei soci conferitori in base alla quantità di vitamina E.  

Per una rilassante sosta gourmet merita una tappa la panoramica sala “Lerchen” del Rifugio Val Formica. Da provare la Carne salada di Asiago con cantarelli e scaglie di Asiago Stravecchio Dop, il canederlo al burro di Malga Larici e Speck di Asiago e la guancetta di maiale.  



L’Osteria de La Tana dello chef Alessandro Dal Degan e del maitre Enrico Maglio è un ambiente più informale de la Tana Gourmet (una stella Michelin). La cucina a Km 0 e la naturalità della materia prima sono un omaggio al territorio e alla sua storia. Tra le proposte la tartare di cervo alla brace con succo di Berberis vulgaris (bacca rossa che dona una nota di acidità al piatto) e risotto al formaggio di Asiago con aghi e gemme di pino mugo. Carta vini con più di 800 etichette.  

In località Meltar, a soli 5 km dal centro, il Golf Club di Asiago è uno dei più importanti campi da golf di montagna. Durante la stagione invernale si trasforma in una pista da sci di fondo. Con il naso all’insù a guardare le stelle. In contrada Pennar l’Osservatorio astrofisico ospita i maggiori telescopi dell’Istituto Nazionale di Astrofisica. Un'altra cupola è a Cima Ekar.
 L’Osservatorio, gestito dall’Università e dall’Osservatorio di Padova, è aperto alle visite guidate. Si sta lavorando ad un nuovo progetto: Altopiano dei Sette Comuni Parco delle Stelle.



Asiago è un’oasi di pace per chiunque sia alla ricerca del benessere e della tranquillità. L’Associazione Guide Altopiano e Chandra Yoga propongono tutto l’anno delle passeggiate emozionale a piedi "Green Walking Emotion" per immergersi completamente nella natura.

L’intero Altopiano porta ancora i segni della Prima Guerra Mondiale. Per questo è un vasto museo a cielo aperto con resti di forti e trincee, oggi integrate nel paesaggio naturale. Il Monte Ortigara, 2.106 metri, avamposto italiano nel 1916, è stato uno dei teatri di battaglia più importanti della zona.

Uno dei simboli di Asiago è il Sacrario Militare del Leiten in cui riposano le spoglie di 54.286 caduti italiani ed austro-ungarici della Grande Guerra. All’interno è custodito un interessante museo aperto al pubblico dove sono esposti cimeli, residuati bellici, lettere di soldati e documenti fotografici dell’epoca.



Tra gli eventi dal 10 novembre fino all’Epifania i Mercatini di Natale, o meglio i Giardini di Natale, sono un attesissimo “rituale” fatto di luci, colori e atmosfere sospese nel tempo. L’occasione, tra un acquisto e l’altro, per sorseggiare una cioccolata calda, un vin brulé o un parampampoli (il tipico liquore dolce con caffè, grappa, vino, miele e altri aromi).

Per gli amanti dello sci da quest’anno c’è una novità: Le Melette, da sempre sinonimo di giornate spensierate trascorse sulla neve ad appena un’ora o poco più di distanza dalla città, dopo una pausa di due anni, si prepara a riaprire con una veste decisamente nuova, tra impianti e piste rinnovate. I diversamente abili possono sciare sull’Altopiano di Asiago grazie all’aiuto di maestri di sci specializzati.

Per informazioni: www.caseificiopennar.it
www.valformica.it
www.golfasiago.it

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Alberto Lupini


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