Casa Coloni, cena e pernottamento conquistano per eleganza e qualità

Siamo a Paestum (Sa): sulla fascia litoranea, poco più a nord, la Costiera Amalfitana e poco più a sud il Promontorio del Cilento. Si cena nell’elegante ristorante Casa Coloni

28 febbraio 2019 | 14:50
di Vincenzo D’Antonio
Pochi tavoli e ben distanziati tra loro, mise en place piacevole e funzionale. D’estate, si cena all’aperto. Personale di sala di grande competenza: garbato e professionale il servizio del maître Michele Mascolo e dal wine expert Claudio Tempone. In cucina, a condurre la brigata, il talentuoso chef Luigi Coppola, poco più che trentenne, salde esperienze alle spalle ed esuberante quanto appropriata passione per il suo lavoro.



E lo chef ci porge il suo benvenuto con una sorta di acquerello: asparago sormontato da gambero e uovo, soddisfacente all’occhio e al palato. Menu saggiamente non sterminato, corredato da proposte mirate in percorso di degustazione.



In territorio d’elezione della Mozzarella di Bufala Campana Dop, non ci si sottrae a un antipasto che la sublima per poi proseguire golosamente con una delicata catalana di seppie. Per quanto possibile, lo chef Luigi Coppola attua la sana filiera corta e pertanto la gran parte degli approvvigionamenti arriva direttamente dal produttore, o addirittura in casa, essendoci un ampio orto, per quanto riguarda erbe aromatiche e ortaggi.



Lo chef dimostra grande maestria nel condurre a pressoché perfetta cottura ed amalgama un gradevole risotto con caciocavallo, piselli e calamari. Nei calici il Rosalita Salento by Cantine Due Palme. Gradevole per quanto pone in armonia la sua freschezza, la sua morbidezza e la sua caratteristica lieve sapidità.

Proveniente dal pescato del Cilento, ecco in tavola una sontuosa ricciola con olive verdi e mandorle. Qui la maestria dello chef è consistita nella mano leggera e carezzevole. Tale bontà di materia prima la si enfatizza proprio lavorandola poco: solo alcuni opportuni tocchi, e così è stato.



Spazio al dessert, con un duplice ghiotto assaggio. In successione, un dolce denominato “arancia” e, a seguire, un delizioso “caffè, fiordilatte e castagne”. Chicca di chiusura, ad accompagnare i due dolci, un ottimo calvados.

Qui, in Casa Coloni, il km zero significa tutt’altra cosa di quanto si immagini. Qui il km zero significa che dopo una cena così sontuosa, si può andare a dormire in una delle 19 camere della Tenuta Duca Marigliano, il pregevole e confortevole albergo a cui il ristorante Casa Coloni è annesso. Una sorta, come dire, di "d&b", ovvero "dinner&bed".

Per informazioni: www.tenutaducamarigliano.it

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