Corona Trattoria L'autenticità del pescato made in Sicily

Ogni tanto o spesso ci si stanca della cucina gourmet, degli abbinamenti arditi, della cura ossessiva all’immagine, dei fiorellini eduli, delle porzioni minimali, magari facendo passare in secondo piano i veri gusti e i sinceri profumi. In questo caso, a Palermo, se si desidera una cucina di pesce tradizionale, curata, dove la freschezza assoluta della materia prima è l’essenziale, dove si estrinsecano dalla memoria sapori e piatti quasi dimenticati, Corona Trattoria è uno degli indirizzi giusti.

Nasce da Gianni Corona che nel 2015 si separa dalla notissima trattoria di famiglia, sempre tradizionale e di pesce, e in centro, in zona piuttosto elegante non lontano da via Libertà, apre il suo locale che in 3 sale può ospitare 40 commensali; arredamento essenziale, curato, luminoso in una funzionalità moderna, arricchito dalle scatole dei vini in bella vista e con un tavolo sociale dove condividere il pasto con amici o anche sconosciuti con cui fraternizzare tra un piatto e un calice di vino.



Gianni è il conduttore, il manager, affiancato dal figlio Orazio e dalla moglie Angela. In cucina da 2 anni, Marco Garitta, che si è formato in ristorante gourmet, fa parte della Fic - Federazione italiana cuochi; all’inizio magari tendeva ad applicare ogni aspetto appreso durante la sua formazione, ma Gianni lo ha riportato immediatamente sulla retta via dei piatti semplici ed essenziali, cedendo solo in una maggior cura nell’impiattamento.



Se cercate la carne la dovete chiedere nella prenotazione perché qui si trovano solo ortaggi e pesce, soprattutto, quello buono, freschissimo, che il loro fornitore di fiducia giornalmente propone, quindi sono molti i piatti del giorno descritti solo a voce. Di successo, tra gli antipasti: Polpette di sarde, Alici arricchite da cipolla in agrodolce, Baccalà in pastella.



Tra questi, anche la Caponata di melanzane, che più classica di così non si può.



Come primo: Spaghetti al pomodoro secco, mandorle tostate, basilico; Linguine con bottarga, seppie e pomodorini; Busiate con uova di pesce spada, che, quando si trovano, si devono assaggiare.



I Bucatini con le sarde, poi, da provare assolutamente, anche nella versione sempre classica con mollica atturrata (abbrustolita) aggiunta;



Irrinunciabili anche le Linguine al dentice, capperi e pomodorini.



Tra i secondi, da segnalare gli Involtini di spatola e una perfetta Frittura mista con pesciolini e calamaretti o seppioline.



Semplicemente spettacolari i Gamberi marinati all’arancia.



La Zuppa di pesce con scorfano, vongole, cozze, gamberi e calamari, da leccarsi i baffi.



I dessert sono fatti in casa, ma alcuni provengono da rinomate pasticcerie, sempre per offrire il meglio, proprio come il Gelo di anguria.



Il Bianco mangiare è a base di latte di mandorla, amaretti croccanti, granella di pistacchio e mandorla, cannella.



Must anche la Cassata siciliana e il Cannolo, tranne che nei mesi più caldi, perché la ricotta non è nelle migliori condizioni.

Una cucina gustosa, ricca, che oltre al palato sazia anche la pancia con porzioni abbondanti ma non eccessive. La carta dei vini comprende solo cantine isolane per completare l’immersione nella Sicilia gastronomica, ma la scelta è ampia, anche al calice, ed i prezzi corretti.

Il servizio è buono, spicca l’attenzione dei titolari che mette a proprio agio i clienti, fino a farli sentire coccolati. Costo da osteria popolare, per completare al meglio l’opera.

Per informazioni: www.coronatrattoria.it